1. In viaggio con mio padre - 2°


    Data: 06/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Cuck 2019, Fonte: EroticiRacconti

    Il treno era in lieve ritardo e comunque,avendo i bagagli da ritirare,era impossibile passare in albergo e poi andare entrambi in fiera visto la situazione dei pantaloni di mio padre.
    
    Abbiamo deciso dunque che io,già in ordine vestita casual com'ero partita e ben truccata avrei subito preso il metrò mentre lui sarebbe andato col taxi in albergo a depositare i bagagli e mettersi un po in ordine.
    
    Come sempre facevamo in quelle occasioni,le nostre camere erano su piani diversi in maniera che ognuno di noi potesse mantenere la propria privacy.
    
    Tra noi vi era un tacito accordo secondo il quale,l'uno non sapeva nulla di quello che faceva l'altro,chi frequentasse dopo il lavoro o le eventuali riunioni di rito al ristorante coi clienti e rappresentanti o gli impegni mondani organizzati dalla fiera stessa.
    
    Al termine di quegli obblighi di routine,comunque,sempre prima della mezzanotte,ognuno di noi era libero di scegliersi come e con chi concludere la serata.
    
    La prima sera a tavola con noi al bistrot c'era il nostro rappresentante per la zona nord della Francia,un ragazzo siciliano bello,loquace,intelligente e colto come certa borghesia isolana sa essere dal nome tipicamente siculo;Saro.
    
    Era da un po di tempo che non andavo a letto con lui ed anche in occasione della riunione pre-fiera fatta a Milano,a causa di problemi con mio marito non ero riuscita ad appartarmi con lui che per un breve momento durante il quale,ero solo riuscita a fargli un pompino poco prima ...
    ... che ripartisse.
    
    Dunque per tutta la durata della cena,non avevamo fatto altro che smaniare dalla voglia che avevamo di andarcene.
    
    Io tra le gambe ero un lago ed ero certa che anche lui,avesse una incontenibile erezione che gli leggevo nei profondi occhi neri e le carnose labbra vogliosamente sensuali.
    
    C'era anche la signora tedesca con la quale se la faceva mio padre.
    
    Era insieme al marito ma sapevo che quello non sarebbe stato un problema in quanto già una volta a Francoforte se l'era portata a letto in albergo per tutta la notte mentre il marito era tornato a casa sua.
    
    Quella sera però,stranamente mio padre prima che finissimo di cenare,con la scusa che era stanco,si era alzato e dopo aver salutato tutti se n'era andato.
    
    La cosa mi era parsa subito strana.
    
    Non era mai successo che si alzasse prima degli altri in quelle occasioni ed era rarissimo che se ne tornasse in hotel da solo.
    
    Quella sera a tavola era seduto di fronte a me e Saro gli sedeva accanto.
    
    Entrambi parevano interessati a parlare di lavoro mentre i loro occhi,seppur in modo diverso,erano puntati su di me.
    
    Quella doppia attenzione mi metteva una certa inquietitudine addosso anche se la mia mente e la mia "cosina" erano concentrati sul dopo cena tra le braccia dell'affascinante maschio della magna Grecia.
    
    Quando mio padre se n'era andato,avevo notato un non so che nel suo atteggiamento e nel suo sguardo.
    
    Mentre usciva,la signora tedesca gli era corsa dietro e dalla vetrina del ...
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