1. Un weekend di riposo


    Data: 02/09/2020, Categorie: Incesti Autore: littlesweetgirl, Fonte: EroticiRacconti

    ... chiedendo di arrendermi, di sottomettermi.
    
    Stavo ormai gridando di piacere e così anche lui nel momento in cui venne insieme a me.
    
    Rimanemmo immobili a riprendere fiato.
    
    Avevamo bisogno di dormire e recuperare energie.
    
    Come eravamo arrivati nella raduna mi prese in braccio e ritornammo, appagati, a casa.
    
    “Sei mia.” Disse, tirandomi a sé sotto le coperte, prima di cadere nel sonno profondo.
    
    Al mattino mi alzai indolenzita e dola nel letto. Quando arrivai in cucina vidi Matteo, Marco e Marta seduti al tavolo con uno sguardo serio. “Allora? Cosa ti è saltato in mente di fare?” Lo stavano incalzando, soprattutto Marta. “Non puoi capire. È difficile da spiegare.” Stava rispondendo. “Provaci Teo.” Era Marco. “Ieri quando ti ho trascinato fuori stavi iniziando a raccontarmi qualcosa.” Proseguì. Appena feci un colpo di tosse si voltarono verso di me. “Fede cosa ti ha fatto? Cosa gli hai permesso di fare?” Mi domandò Marta avvicinandosi a me. “Marta… tranquilla. Non mi ha fatto nulla di male e che io non volessi.” “Tutta la notte? Eravamo preoccupati.” “Tranquilli.” Intervenne Matteo. Appena mi avvicinai a lui con la tazza di the si alzò abbracciandomi con un braccio la vita. Si schiarì la voce e quasi non fece andare il the di traverso quando disse “Io la amo.” “È tua sorella.” Dissero. “Cosa?” gli chiesi io. “Sì. Io ti amo Fede. Lo so. Ma non ci posso fare niente. Non è solo amore fraterno ma di più.” Rimasi scioccata. Sapevo che quello che era successo e il nostro avvicinamento non poteva essere dettato solo da affetto fraterno. “Anch… Anch’io ti amo Teo.” “Quindi voi due stanotte avete fatto…” Chiese indagatore Marco. “Si” fece Matteo stringendomi di più a sé.
    
    “Sono felice per te, amico!” esordì sorridente e rilassato Marco dando una pacca a Matteo che in quel momento mi aveva liberato dall’abbraccio. “Sono sorpresa. Ma me lo dovevo aspettare.” Mi sorrise Marta aprendo le braccia.
    
    La giornata proseguì tranquilla. E così anche quelle successive.
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