1. l'amica di mia moglie


    Data: 01/09/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Hardcore, Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster

    ... mano sulla patata. Con la carta igienica, raccolsi lo sperma che mi colava giù lungo le cosce, poi riconoscente, mi sedetti sull’asse e gli ingoiai il pene mezzo duro, lo leccai avidamente con la lingua e lo munsi fino a raccogliere le ultima gocce che fuoriuscivano dal meato. Con la provvidenziale carta igienica formai una specie di pannolino e lo sistemai alla bene meglio sulle mutandine, le sollevai e chiusi cosi la colata lavica che continuava a venir fuori dalla mia figa bollente.
    
    Lui, si risistemò rapidamente e uscì dal cesso e dopo pochi minuti anche io raggiunsi la compagnia. Guardai l’ora e mi accorsi che erano passati appena cinque minuti dal momento che ero andata in bagno fino al rientro mio e di mio cognato. Cinque minuti di intenso, violento, acuto e rabbioso piacere!! Mio marito mi osservava attentamente, io gli sorrisi cercando di mascherare il mio evidente disagio. Sentivo le vampate di calore sul mio viso bollente, per fortuna coperte dal rossore dei raggi solari del primo giorno in spiaggia. Mio cognato, parlava con gli altri con estrema naturalezza, da lui non traspariva la benché minima emozione. Dopo una buona mezzora, i miei suoceri si alzarono e decisero che per loro era giunta l’ora per andare a letto. Così anche io presi la palla al balzo e dissi che mi sentivo stanca, Luca si accodò a me e anche Carla e Nicola ci seguirono a ruota. I giovani invece si accordarono per rimanere ancora un po’ in piedi. Ci dividemmo davanti alla camera dei suoceri e ...
    ... giunti davanti alla nostra io salutai prima Carla e poi Nicola. Mentre Luca e Carla ci volgevano le spalle, mio cognato mi strizzò l’occhio maliziosamente e mi strinse una tetta. Ricambiai lo sguardo e con la mano destra gli sfiorai il cazzo, la cui imponente forma era evidentissima sotto i calzoncini. Entrai in camera mia e mi catapultai in bagno chiudendo la porta alle mie spalle. Abbassai le mutandine, eliminai la carta igienica gettandola nel water e mi sedetti sul bidet. L’acqua fresca del getto centrale mi raggiunse la vagina e io lasciai che si prolungasse il benefico effetto rinfrescante.
    
    Mi lavai con cura aprendo bene le labbra, poi mi dedicai alla parte posteriore e quindi mi spogliai del tutto per infilarmi sotto la doccia tiepida. Strofinai a lungo la mia pelle, era come se io volessi levarmi di dosso, il mio comportamento scorretto, le tracce, per lo più psicologiche, delle mani di Nicola intimamente su di me. Quando uscii dal bagno, ancora con i capelli grondanti avvolti nell’asciugamani Luca era in piedi, nudo, che si sceglieva il costume per la spiaggia del giorno dopo. Vidi il suo pisello molle, che fino al giorno prima, io consideravo di dimensioni, per me, più che sufficienti e lo giudicai piccolino, insignificante. Pensai al grosso cilindro di Nicola, percepii le sensazioni profonde di piacere che simile aggeggio mi aveva donato. Dopo anni di matrimonio, stavo rivalutando, alla luce dei recentissimi avvenimenti, le dimensioni del cazzo. Ero sempre stata ...
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