1. Dottoressa


    Data: 19/08/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovrebbe conoscere bene! Eppure, inspiegabilmente, gira quella povera rotella per fare un grande zoom e si mette a fissare il sesso della sua donna. Vincenzo ulula e strizza con la mano il cavallo dei pantaloni, più si tocca e più si eccita. Che strana miscela di emozioni che gli scorre dentro. La Luana che conosce lui improvvisamente tramutata nella Luana che lui ha sempre desiderato.
    
    Con gli occhi percorre la linea morbida della sua silhouette, curve rotonde che gli danno le vertigini, distese di carne in cui sembra perdersi, come fosse piccolissimo.
    
    Quando apre la quinta foto però, qualcosa cambia.
    
    Lui, questa posa, non l’ha mai vista.
    
    La schiena nuda di Luana riempie quasi tutta la superficie dell’immagine, &egrave una foto diversa, più dinamica, non una posa ma un vero e proprio “attimo di vita”, rubato a qualcosa che non comprende. Ha ancora i capelli legati ma non ci sono più perle intorno al suo collo. Il viso, leggermente piegato sulla destra, sembra cercare l’obiettivo con lo sguardo e ha un’espressione quasi sofferente, scomposta e in qualche modo sorpresa. Vincenzo ha il cuore che batte forte, la mano sulla patta dei jeans che continua a muoversi frenetica, pruriti da ragazzino.
    
    Lui non può saperlo ma basterebbe ingrandire la parte bassa della foto per accorgersi che fra i glutei sodi di Luana spunta un cilindro di carne che non può, assolutamente, appartenere a lei. Si vede poco, ma c’&egrave, ed &egrave quel corpo estraneo che la sta ...
    ... facendo impazzire così tanto.
    
    La sesta &egrave una foto che richiama alla mente una delle icone più scandalose della storia dell’arte, realizzata da Gustave Courbet, un dipinto che estremizza il concetto di realismo oltrepassando qualsiasi limite del “nudo femminile” ma Vincenzo questo, ovviamente, non lo sa. Quello che vede lui &egrave solo un primissimo piano di una passera aperta e invitante, la qualità dell’immagine &egrave così alta che si percepisce chiaramente quanto &egrave bagnata ed eccitata la protagonista dello scatto. Sullo sfondo, leggermente sfocate, si intravedono due masse rotonde di carne coi capezzoli che puntano verso l’alto, ancora più su il volto di una donna che si copre pudicamente gli occhi con un braccio. &egrave un’immagine fortissima che gli da definitivamente alla testa, si avvicina allo schermo come volesse annusarla.
    
    La foto successiva &egrave molto simile, il primo piano adesso &egrave decisamente più stretto, la vagina dischiusa &egrave annaffiata da una cascata schiumosa e scintillante, forse vino o spumante. Tempi di esposizione ridotti al minimo, gli schizzi d’alcol ripresi al dettaglio. Vincenzo ha improvvisamente la salivazione abbondante, muove la lingua assaporando l’idea di quel taglio di carne dolce e aromatizzato.
    
    Ma che razza di fotografie si &egrave fatta? Che succede?
    
    Chiude gli occhi.
    
    Li stringe forte.
    
    Respira.
    
    Poi li riapre, sbattendo le palpebre più volte.
    
    Forse &egrave il fumo che gli soffoca lo ...
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