1. A piedi nudi per l’aeroporto PT.1


    Data: 15/08/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: finch, Fonte: RaccontiMilu

    ... Così, per recuperare il tempo perduto, vista la sua “esperienza”, si preparò ai controlli rapidamente e con largo anticipo rispetto alle persone che le stavano accanto. Prima ancora di raggiungere l’inizio del nastro trasportatore, approfittando di uno dei banchi di appoggio precedenti (mentre il signore prima di lei bloccava comunque la fila, per togliere i liquidi dalla valigia) si sistemò per i controlli.
    
    Mise la sua 24 ore in una vaschetta, ne prese una seconda e la riempì con i documenti, il cellulare, la carta d’imbarco, braccialetti, collana e cianfrusaglie varie. Si tolse quindi le scarpe e mise anche quelle, poggiando i suoi piedi nudi sul freddo pavimento dell’aeroporto, mostrando a tutti (anche se nessuno sembrava essere attirato da cotanta bellezza) le sue fantastiche dita colorate di rosso e spandendo nell’aria una deliziosa fragranza. Quest’ultimo passaggio, in realtà, non era neanche necessario, dato che in passato non avevano mai fatto suonare l’allarme, ma per fare in fretta ed evitare problemi, e soprattutto perché le piaceva, le aveva tolte meccanicamente.
    
    Passarono altri dieci minuti e finalmente un turista obeso ebbe una luce verde dal metal detector e l’agente lo fece passare. Era ora il turno di una mamma che teneva per mano il suo bambino e che, dopo aver fatto ripetutamente suonare l’allarme, dovette togliersi le scarpe su indicazione dell’addetto, lamentandosi dell’igiene del pavimento e asserendo che a nessuno sarebbe piaciuto stare in ...
    ... quelle condizioni, nonostante i calzari in plastica che aveva appena indossato. Giulia non poté fare a meno di sorridere e nella fretta notò anche che la signora in questione aveva dei bei piedi, anche lei con smalto rosso, cosa che la fece leggermente eccitare.
    
    Dopo altri venti minuti e un indefinito numero di persone, Giulia poggiò le sue cose sul nastro trasportatore e si accinse a passare dal metal detector. L’agente le offrì i calzari ma lei (direi ovviamente) li rifiutò. L’apparecchio emise una serie di bip, cosa che la stupì, dato che non le capitava da moltissimo tempo e non aveva idea di quale fosse la causa. L’agente (era una donna), vedendola per un istante turbata, la tranquillizzò dicendole che a volte poteva essere un ferretto del reggiseno a far suonare l’allarme e intanto si accinse a perquisirla corporalmente. Inutile dire che ovviamente la causa non era quella, dato che Giulia non lo indossava.
    
    L’agente le palpò i seni scoprendo anche lei che la causa sospetta non poteva essere un ferretto del reggiseno, così si abbasso e tastò per bene la parte inferiore del corpo di Giulia, toccando per bene la vagina e facendola provocandole un grande piacere che le fece irrigidire i capezzoli. Alla fine, mentre Giulia cercava di non far trasparire emozioni, il colpevole venne scoperto, ovvero un fermacapelli che non ricordava di avere messo, e quindi le fu consentito di passare oltre.
    
    Giulia spostò le sue cose su un banco a parte per sistemarsi con calma, senza ...