1. Il viaggio di Valentina e Luca - Dodicesima parte


    Data: 11/08/2020, Autore: xmerlo, Fonte: xHamster

    E’ là, sulla banchina ad aspettare che venga il suo turno per salire su questa nave che la porterà a vedere, durante le prime ore del giorno, le sponde toscane, per accompagnarla chissà dove, a trovare chi, a far cosa.
    
    Come picchia il sole oggi: si vede il calore salire dall’asfalto nero deformando irrealmente le figure, quasi in un’atmosfera desertica del far west durante gli interminabili duelli di “mezzo giorno di fuoco”… chissà da quanto tempo lei è lì, non l’ho vista arrivare... ma come ho potuto, non vederla? Ma che me ne importa! La vedo ora, con la valigia in mano, quel vestitino in lino bianco, leggero che fluttua nell’aria dandole una parvenza quasi angelica. Ecco, ora si alza leggermente, complice la lieve brezza che soffia, quasi volontariamente tra le sue lunghe e magre gambe abbronzate. E la brezza, giocando con i lembi del vestito quasi accontenta la mia sete di curiosità. E ora? Che cerca nella borsetta? Forse un cappellino? Ah no, ecco: un foulard. Che sciocco pensare ad un banale cappello.. se lo lega tra i capelli, prendendo l’aspetto di una donna altolocata d’altri tempi… una Jackie O’ moderna… con quegli occhialini da sole neri anni 60.. calati sul naso così maliziosamente.. la mano che passa sulla fronte per togliere il sudore.. Ora parla, con quel ragazzo. Forse un amico, o il suo uomo? Ecco, stanno per salire sulla scaletta che li porterà sulla nave… voglio riuscire a seguirla fino a dove mi porta lo sguardo, scoprire come si muove, come cammina. ...
    ... Lentamente sale i gradini, ora eccola di schiena.. porta un perizoma bianco. L’aria sul mare le solleva i nuovo il vestito ma lei disinvolta lo lascia svolazzare allegramente. Chissà quell’uomo che la segue cosa starà pensando… mi stupisce come mai non osi metterle una mano sotto quel vestito per carezzarle i suoi tondi glutei. Ora scompare, inghiottita dalla nave. Riguardo la banchina: seppur ci sia ancora gente a terra in attesa di salire, nulla mi rapisce più lo sguardo, nessun’altra donna, nulla di nulla. Solo sole e terra riarsa. Chissà la mia donna che fine ha fatto, che farà ora su questa nave? Avrà trovato la sua cabina?
    
    “Amore? Non stai bene?” Mi giro.. eccola la mia donna, la mia Musa, il mio Essere. “No, cara, sto benissimo.. solo un po’ assorto nei miei pensieri” “Mi sei parso strano.. Avrai notato sicuramente qualcuna che ti ha distratto tra la folla, vero? Forse qualche nuova fonte d’ispirazione..” Non le rispondo, e continuo a fissare la città… anche se con la coda dell’occhio noto qualche segno di disappunto sul suo viso. E’ difficile nasconderle qualcosa, soprattutto il mio senso d’estasi quando una donna mi coglie nel più intimo desiderio. “Amore, ti ripeto che va tutto benissimo.. solo che.. prevedo un viaggio più movimentato del solito…” E baciandola lievemente su una guancia, l’accompagno all’interno della nave “Che ne dici, ora, di andare in cabina e lavorare un po’? Inizia a fare un caldo insopportabile per i miei gusti!” La sua occhiata complice mi ...
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