1. L'Elementalista ( 7 di 8 )


    Data: 10/08/2020, Categorie: pulp, Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    VII
    
    Uno che cammina da sveglio per il mondo dei sogni cosa può sognare quando poi dorme ?
    
    Nulla.
    
    Come ormai tante volte Milo aprì gli occhi nel letto della sua casa archetipa dopo un sonno profondo, ma privo di sogni.
    
    Diversamente dal solito però non era solo nel letto, Legno ancora dormiva di fianco a lui.
    
    Era incuriosito dal fatto che anche loro avessero bisogno di dormire, ma non aveva osato chiederle se avesse la capacità di sognare.
    
    Si alzò, a sinistra aveva una finestra con una di quelle splendide vedute proprie di quel mondo, davanti la porta per il corridoio principale e a destra quella del bagno, stretto, con la doccia in fondo.
    
    Appunto alla doccia andò, con una mezza speranza che Legno fosse presa dall'ispirazione di svegliarsi e raggiungerlo. Presto avrebbe fatto caldo. E quello, a Dio piacendo, poteva essere il suo ultimo giorno di prigionia.
    
    Non era stato facile imparare l'ultima lezione, ma c'era riuscito, Legno lo aveva dichiarato pronto e la sera prima si era presa la sua ricompensa per tutto il disturbo.
    
    Speranzoso, quando uscirono aveva con se la sua borsa da viaggio con i vestiti provenienti dal mondo materiale, mentre lui indossava indumenti sportivi, adatti a una passeggiata o una corsa al parco.
    
    Seguirono un tragitto già visto.
    
    Prima il bar che gli occupava il garage, dove fecero colazione. Poi il prato davanti a casa col palazzo comunale, l'erba alta cresceva sotto le costruzioni rialzate da piloni quadrati.
    
    La ...
    ... terra polverosa del parcheggio vuoto dopo il prato, il selciato di strada Farnese, l'arcata. Dopo l'arcata si trovavano fianco a fianco la strada che saliva verso la montagna e uno degli accessi al Parco Ducale più a sinistra.
    
    Entrarono nel parco superando una struttura indistinguibile a causa dei rampicanti che la coprivano, il viale alberato di fronte a loro saliva verso il monte, parallelo alla strada oltre il muro di cinta.
    
    A sinistra invece correvano in piano due vialetti separati come uno spartiacque da una fila di prefabbricati contenenti laboratori e sale studio per gli universitari. Presero quella direzione camminando per qualche minuto lungo il vialetto più interno, fiancheggiato a destra da una staccionata di legno e siepi. Arrivati in fondo svoltarono a destra lungo il lato più corto.
    
    Alla fine di questo nuovo viale il terzo angolo del parco era occupato da un oratorio, con un corpo circolare da cui si dipartivano quattro costoloni, due dei quali fiancheggiavano la porta.
    
    Milo volle fermarsi per vedere un'ultima volta l'interno, con la croce su una predella rotonda, e per pregare. Mentre era inginocchiato Legno in piedi dietro di lui commentava pensosa.
    
    " Molti della tua gente ci credono Dei. Non capiscono che esiste un solo Creatore e nient' altro può essere adorato. "
    
    Dopo l'oratorio l'ultimo viale tornava in direzione del primo, congiungendosi nel punto in cui l'asfalto cedeva il posto ai sentieri intagliati nella roccia.
    
    Il lato esterno di ...
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