1. La mia collega Tullia


    Data: 09/08/2020, Categorie: Etero Autore: davidao, Fonte: RaccontiMilu

    Venerdì mattina non è mai bello alzarsi per andare a lavorare, ma ancora peggio se si chiude la settimana lavorativa con un corso di aggiornamento a Milano con una collega antipatica.
    
    Oggi niente macchina, mi tocca fare il viaggio in piedi sul treno dei pendolari. Beh, avrei potuto prendere l’auto aziendale, ma Tullia ha preferito così, altrimenti uno dei due sarebbe dovuto passare a caricare l’altro e con la scusa di non abitare vicini, ha evitato di dover condividere il viaggio con un’altra persona…ci si troverà direttamente sul luogo per il corso.
    
    Giunto a Milano, mi incammino verso la metropolitana e non faccio altro che pensare alla giornata noiosa che mi aspetterà: la coda per la registrazione al corso, il coffe break, le lunghe chiacchierate di persone che si scambiano al microfono dicendo sempre le solite cose, la corsa per il rientro a casa e poi la ciliegina sulla torta, la mia collega Tullia.
    
    Sono ormai tre anni che lavoro con lei, ma non so molto della sua vita…lei è una di quelle persone abituata ad avere il controllo su tutto e tutti, guai a spostare una virgola senza il suo consenso, guai a darle un consiglio o farle un sorriso. Al mio arrivo in azienda sono stato accolto da lei, forse perchè è l’unica ragazza giovane come me, non certo perchè avesse piacere a farlo. So che ha 30 anni, uno in più di me, è fidanzata con Claudio, un collega smidollato che le fa da cagnolino al guinzaglio, con cui convive da poco. Prima viveva da sola in una casa di ...
    ... montagna con i suoi animali, era iscritta in palestra dove seguiva corsi di difesa personale per donne…insomma è una tosta, indipendente, che non da confidenza agli altri, nemmeno se ci lavori insieme da anni. Così i miei rapporti con lei si sono sempre limitati a un “Ciao, tutto ok?” “Ci vediamo domani”, pur lavorando in due uffici diversi dello stesso reparto. Ora che ci penso qualche volta ci ho fatto qualche pensierino provocante, soprattutto quando passandole accanto si riescono a scorgere le mutandine o il reggiseno, anche per quell’aria da comandante che la rende così interessante perchè entrare nelle sue grazie non è cosa facile. E poi c’è da dire che è anche una bella ragazza, se fosse anche simpatica sarebbe troppo bello per essere vero!
    
    Immerso in questi pensieri raggiungo finalmente il luogo dove si terrà il corso, entro e scorgo subito Tullia seduta in disparte su una poltrona, con la valigetta aperta mentre appunta qualcosa sull’agenda. Una volta superata la fila per la registrazione la raggiungo:
    
    D “Ciao Tullia, è da tanto che sei qui?”
    
    T “Ciao, saranno almeno dieci minuti” guardandomi con aria indifferente.
    
    D “Hai fatto colazione? Ci beviamo un caffè?”
    
    T “Già fatto grazie…”
    
    D “Ecco è per quello che sei già nervosa” cerco di farla ridere, ma risponde con tono serio:
    
    T “Nervosa a me? Guarda che sarà già una giornataccia, non fare lo spiritoso…anzi, sappi che io ho il treno alle 17, quindi se finiamo in tempo bene, altrimenti io esco prima e tu ...
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