1. Sorpresa - cap. II


    Data: 09/08/2020, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: maschioXmaschi, Fonte: xHamster

    Capitolo II – Due nipoti pieni di libidine
    
    "Zio Sandro! Quanto ci hai messo a venire ad aprire! Meno male che da sotto abbiamo visto la luce e sapevamo che eri in casa, altrimenti ce ne saremmo andati" disse Marco.
    
    "Ah, eravate voi? Ero al telefono e non ho potuto interrompere per venire subito ad aprirvi... ma come mai siete qui, così, senza preavviso?"
    
    "Beh, zio, non ci fai entrare?" chiese Andrea.
    
    "Sì, certo" risposi io.
    
    Roberto si intromise: "Beh, io vado, signor Manca. Arrivederci" e si eclissò svelto giù per le scale.
    
    I due ragazzi entrarono.
    
    "Beh, allora come mai siete qui? Non dovreste essere tutti e due in collegio?"
    
    "No, l'hanno chiuso per una settimana perché cadevano calcinacci dal soffitto dei corridoi. Così, invece di andare a casa, abbiamo pensato di approfittarne per venire e farti un'improvvisata."
    
    Non li vedevo da cinque anni: li ricordavo ancora ragazzini, ma ora avevano diciotto e diciannove anni e s'erano fatti davvero molto belli. Belli e procaci, pensai, ma subito scacciai quell'idea: quelli erano i figli di mia sorella, i miei nipoti...
    
    Marco, il più grande, mentre posava la valigia in soggiorno, mi chiese: "Chi era, zio, quel tipo che è appena uscito?"
    
    "Il fattorino del supermercato. Una volta alla settimana mi porta il pacco delle provviste."
    
    "Ah... il pacco, ti porta?" chiese Andrea con l'aria di prendermi in giro. "Lo stavi controllando, il pacco, per quello non ci hai potuto rispondere subito?"
    
    Lo ...
    ... guardai cercando di decifrare la sua espressione, sentendo che c'era un doppio senso nelle sue parole, e gli dissi: "No, stavo telefonando, era una telefonata importante, non la potevo interrompere, ve l'ho detto, per quello non ho potuto aprire prima."
    
    "Ah, eri occupato... al telefono!" mi disse Marco e, allungata una mano, mi passò un dito sui capelli, ritirandolo umidiccio; se lo portò al naso, poi alle labbra e mi sorrise malizioso: "Già, zio, una telefonata piuttosto particolare, non è vero?"
    
    "Ohi, voi due! Che vorreste insinuare? Smettetela!" dissi io, cercando di fingermi seccato dalle loro allusioni sempre più aperte.
    
    I miei due nipoti mi volarono addosso ridendo e cominciammo a lottare per gioco, come si faceva quando erano ragazzini: solo che ora erano due bei ragazzotti veramente arrapanti e durante la lotta sentivo i loro corpi nervosi e guizzanti contro il mio e inevitabilmente mi eccitai.
    
    La mano di uno dei due, non so chi, mi toccò fra le gambe e mi palpò attraverso la tela dei calzoni l'uccello, che mi era diventato duro nuovamente.
    
    "Ehi, ma che cazzo fate!" protestai io, cercando di divincolarmi dalla loro presa.
    
    "Quello era il tuo ragazzo, confessalo!" disse Andrea con un sorrisetto.
    
    "Ma che cazzate..." cominciai a protestare facendo la faccia scura.
    
    "Ma dai, zio! Mica siamo nati ieri, no? Tu e lui stavate scopando. Ammettilo, ammettilo!" mi incalzava Marco.
    
    A quel punto, sentii le loro giovani erezioni premermi contemporaneamente e ...
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