1. Lacrime d’amore


    Data: 08/08/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... masturbazione sebbene ostacolata dal tessuto, io non resistetti, mi slacciai i pantaloni, entrai con la mano negli slip e lo estrassi con qualche difficoltà. La sua mano iniziò subito con determinazione a masturbarmi, pratica che ho sempre ritenuto fra le più difficili tra le quali una donna possa misurarsi e regolarsi, la sua abilità e la sua perizia era però identica alla sua voglia e alla volontà di far godere esplicitamente il suo uomo, di compiere quello che soltanto lui sa eseguire correttamente su sé stesso.
    
    Roxane stimolava e vivacizzava con forza il cazzo così come piace a me, senza un movimento fuori posto, continuando poi a condurlo con quella voglia sempre più incontenibile, giacché boccheggiava furiosamente. Io ero indeciso e titubante se spingerla con forza per farmelo prendere in bocca, poiché lo desideravo tantissimo, sapendo che in seguito sarebbe iniziato un coito furioso. Non ebbi malgrado ciò il tempo di capire né di ragionare, perché la mia mano era fra le sue gambe, che tentava di scostare gli slip dal suo peloso tesoro pulsante. Le mie dita s’appoggiarono sopra quelle labbra che parevano non così bagnate, finché vennero pressoché inghiottite dall’aroma di quei fluidi che s’occultavano là nella parte retrostante, paragonabile cosi come una calca d’individui che pigiano contemporaneamente cercando di sbucare.
    
    Io bramavo quella fica, avevo una voglia smisurata di leccargliela, di bere a grandi sorsi da quel torrente che si riassumeva in grosse ...
    ... gocce simili allo sperma, però più liquide, più scorrevoli, eppure ugualmente dense, che dona alla lingua e alla gola un’emozione corposa e sostanziosa. Simile a quella che lei assapora e sperimenta, quando lecca golosamente il rigagnolo dello sperma. Le tempie pulsavano, noi sapevamo che non c’era molto tempo per tutto quello, tuttavia in un istante era come se lo stessimo facendo completamente.
    
    ‘Getta via le mutande’ – le dissi io esaltato e invasato più che mai.
    
    ‘Strappamele invece tu, perché così &egrave più bello’ – fu la sua repentina e smaniosa risposta.
    
    In tal modo feci, anzi, così facemmo, perché appena aver agguantato quel lembo fra le mie mani, la prima spinta fu di sfregarmelo dissolutamente e libidinosamente sul cazzo, che bramava di quell’odore irresistibile e di quell’umido effluvio di femmina così penetrante e pungente. Roxane continuava amabilmente a masturbarmi in maniera deliziosa, come chi &egrave padrona di quella spanna di carne e dominatrice suprema di quell’eccelso momento, mentre la sua mano stringeva anche il suo slip, che s’imbeveva nel frattempo di quell’appiccicosa sostanza. Le mie dita erano dentro, lei sempre più veemente s’accostava divaricando le cosce in modo impudico e voluttuoso, straripante d’una fregola fiera e indomabile, una mala femmina che soltanto con me riusciva a essere, compiuta, realizzata e vogliosa all’inverosimile. Io me ne accorgevo da come la sua fica cambiava forma sotto la mia mano, arroventata e sempre più aperta, ...