1. L'infinito di giacomo leopardi


    Data: 07/08/2020, Categorie: Etero Autore: fedemio, Fonte: Annunci69

    La vera storia della poesia più famosa del mondo.
    
    Giacomo, piccolo magro e alquanto brutto, ormai 20 enne, nonostante ricco e di nobile famiglia, è ancora vergine di vagina. Nella sua tenuta ha scopato qualunque animale, come si conveniva al tempo, ma mai una femmina di razza umana. Ha passato la vita a scrivere e riscrivere. Lui è intimamente, segretamente e profondamente innamorato di Silvia, una ragazza veramente molto bella ma tanto povera. L'unico modo che Silvia ha per procurarsi da mangiare è vendere il proprio corpo. Nella ridente cittadina di Recanati se la sono scopata tutti. C'è qualche signorotto in paese che ha con lei l'appuntamento settimanale. La usano e ne abusano, da soli o con gli amici, e poi la pagano profumatamente. Silvia è molto contenta perché questi sono i suoi migliori clienti, ma sono pochi. Le lasciano soldi equivalenti al mangiare di due giorni. Altre volte scopa con operai agricoltori e braccianti vari che però pagano poco e le lasciano da mangiare solo per il giorno della prestazione. Altre volte ancora si ritrova a dover scopare con dei poveracci che l'unica cosa che le possono dare da mangiare è il loro sperma.
    
    Per Silvia questo non è un problema, per lei l'importante è godere e mangiare. I suoi buchi sono tutti aperti. Non le fa più schifo niente. Ha visto di tutto. Qualcuno ha goduto orinandole addosso e qualcun'altro le ha fatto leccare la figa al proprio cane. Il mondo del sesso è veramente variegato. Per fortuna che ci sono ...
    ... persone come Silvia a colorarlo e renderlo piacevole.
    
    Giacomo un giorno origlia il suo cocchiere e lo stalliere che si scambiano commenti ed opinioni sulla bella Silvia. Il giovane nobile è così eccitato all'udir quelle parole che si precipita nel pollaio e senza essere visto si scopa subito una tacchina con fervore.
    
    Decide di invitare Silvia a prendere un the in giardino. Il giorno dopo manda il cocchiere, la lavandaia e la governante a prenderla, la fa lavare e ripulire. Le spruzzano addosso una grande quantità di essenza di rosa e la depilano sotto, tra le gambe attorno alle labbra della vagina. Lasciano solo un folto ciuffo di peli sul monte di venere. Le mettono addosso una stola bianca. Praticamente un lenzuolo con solo il buco dove infilare la testa. Silvia è molto contenta del trattamento che sta ricevendo e del primo passo fatto dal padrone di casa per conoscerla. Finché le preparano la stola Silvia fa un primo ricco pasto offerto dalla casa a base di selvaggina che nelle buone cucine del tempo non mancava mai. Assaggia di tutto e mangia come un'ossessa faggiano quaglia e cinghiale, accompagnati da polenta, crauti, broccoli e fagioli giganti. È proprio curiosa di conoscere questo misterioso Giacomo. Sono le sedici e la fanno accomodare sul prato ad aspettare. Giacomo scende tutto nudo. Oltre una penna di gallina, una boccetta d'inchiostro ed un foglio di carta in mano, è vestito solo di un bocciolo di rosa con un piccolo gambo senza spine che se l'è legato al pisello ...
«1234»