1. Carla: prima lezione alla mia vicina


    Data: 05/08/2020, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    Storia vera
    
    Questa è una storia che mi sono trovata così, davanti senza che abbia voluto e che è accaduta inconsapevolmente. Non ne vado particolarmente fiero ma è accaduta al culmine di una serie di arrabbiature, sgarbi e screzi quasi quotidiani da parte di una donna che ho la sfortuna di avere parete a parete. Sono anni che vivo in un appartamento in un palazzo di un quartiere storico di Roma e subisco continuamente le angherie di questa signora, sopra la trentina che spesso se non sempre protesta per le attività erotiche che da oramai da single conduco con le mie con le mie compagne. Devo ammettere che i rumori vi sono, e sono inequivocabili, ma il fatto che lei viva con una madre anziana nell’appartamento sebbene possa essere un altro motivo di frustrazione non può essere compresa. Ogni volta che ho rapporti intimi, nel bel mezzo dei momenti più topici mi ritrovo tempestato di urla improperi e sento battere sul muro senza remissione in un tam tam terribile e continuo con la lo spazzolone, pugni o addirittura il manico della scopa. Fortuna ha voluto che non venisse direttamente alla porta in quei momenti se no me la sarei mangiata. Comunque, ci odiamo più o meno cordialmente. Devo dire che spesso sono capitate battaglie fra lei e la sua anziana madre con epiteti e parolacce in romanesco terribili a sentire, e mi è capitato pure che lei abbia avuto incontri sessuali con suoi uomini, altrettanto espliciti a giudicare dalle sue urla, a cui io non ho mai risposto in ...
    ... alcuna maniera. Il sesso è natura e ognuno lo vive nel modo migliore, a mio avviso. Ebbene due giorni fa mi è capitato di incontrare la zitella mentre aspettavamo l’ascensore e lei come al solito si era dimostrata impaziente. Io ho cercato di calmarla sorridendo con una battuta della serie o si aspetta l’ascensore o si va a piedi. Carla questo è il suo nome, sembrò a disagio. La guardai e mi domandavo cosa trovassero gli uomini in quella pazzoide isterica che era di fonte a me. Era poco più di un metro e sessanta, robustella anziché no e un viso abbastanza comune, niente di particolare. Si aveva con un seno pieno e un culo grosso. Sapevo cosa diceva nel palazzo di me e sapevo che non mi poteva vedere sin dal primo momento in cui iniziai ad essere suo vicino, tuttavia, ebbe il garbo e l’educazione di non proferire parola e di salutare quando uscimmo dall’ascensore e questo mi bastò. Uscii, dovevo incontrare Cinzia a pranzo nella pausa di lavoro e Cinzia mi fece arrabbiare non poco. Adesso continuava ad avere una tresca con il suo Capoufficio ma non voleva chiudere il rapporto con me. Ero furente, fuori dalla grazia di dio e così arrabbiato giunsi a casa e stavo per aprire la porta di casa quando sentii aprire un’altra porta e vidi sul pianerottolo la Carla che ad alta voce si rivolgeva a me. Non capii subito ma quando capii che erano rimostranze becere e antipatiche, considerato il mio stato agii senza pensare. Ritornai sui miei passi, la presi per un braccio e intimandole di non ...
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