1. Offuscamento e visibilio allo stato puro


    Data: 05/08/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo quella notte la mia vita non &egrave stata né sarà mai più la stessa. La mia ragazza, una stupenda morettina di nome Antonietta, condivide la mia segreta passione. C’eravamo conosciuti da poco, non più di sei mesi, e avevamo già fatto l’amore una volta, io sopra e lei di sotto, tuttavia ancora senza alterazioni né perversioni né anomalie particolari. Di conseguenza, quella sera io e Antonietta c’eravamo fissati l’appuntamento presso un ristorante. Lei era vestita tutta di nero con una minigonna esagerata, un collant strabiliante e due scarpe con il tacco alto che lasciavano scoperte le dita dei piedi. Avevamo in programma una cenetta intima, una conseguente serata al cinema e poi un’altra appassionata notte d’amore. Tuttavia quello che avvenne al cinema trasformò la serata in una notte di sesso esagerato, dal momento che era una fredda serata d’inverno e avevamo entrambi bevuto diversi bicchieri di troppo, così una volta arrivati al cinema le dissi:
    
    ‘Amore, scusami ma devo andare in bagno con urgenza, anzi, faresti bene ad andarci anche tu prima che inizi il film’. Lei di rimando in maniera intelligente mi rispose:
    
    ‘Non preoccuparti per me tesoro, io ho una vescica di ferro’.
    
    La provocazione era evidente, però io me ne fregai, andai in bagno e feci quello che dovevo fare. Una volta uscito pensavo che sarebbe finita lì, invece lei rincarò insolitamente la dose rimarcando:
    
    ‘Il mio povero amore ha la vescica debole’. A quel punto la faccenda divenne una sorta ...
    ... di sfida, di sonora contesa, così risposi:
    
    ‘Vorresti forse dirmi che saresti capace di resistere fino alla fine del film?’. Lei, forse incoraggiata dal troppo vino bevuto argutamente replicò:
    
    ‘Altroché, almeno fino a casa, senza dubbio. Sono pronta da scommetterci’.
    
    ‘D’accordo, come tu desideri, bada bene, che se perderai la scommessa mi permetterai di penetrarti da dietro’ – sostenni io con un’innocente noncuranza sottolineando quell’appassionato baratto da compiere.
    
    Era una realtà oggettiva questa qua che lei non aveva mai provato, perché la questione in quanto notevolmente inedita la spaventava enormemente, ma disse ugualmente di sì accettando quell’inedito e vivo smercio.
    
    Ambedue ci stringemmo vigorosamente la mano per sigillare il patto, ci dirigemmo in sala e trovammo posto nelle ultime file quasi deserte. Di lì a poco il film incominciò, però non m’importava più niente del film, perché io avevo gli occhi fissi sulle splendide gambe di Antonietta, perfettamente parallele e disposte comodamente sulla poltroncina. Da tale postura, dedussi che non era minimamente in crisi e disperavo che sarebbe successo qualcosa, tuttavia continuai ad aspettare. La mia pazienza alla fine fu premiata, perché dopo venti minuti dall’inizio del film lei cominciò a toccarsi quella pelosissima e deliziosa fica:
    
    ‘Ci siamo, le scappa la pipì, pensai io. Tutto bene amore?’ – le domandai fingendo una grande freddezza e una calcolata indifferenza.
    
    ‘Sì, certo’ – rispose lei con lo ...
«1234»