1. Scena


    Data: 03/08/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Brunaluna, Fonte: EroticiRacconti

    Il giorno che l'ho incontrata ho pensato fosse troppo alta per me.
    
    Camminava tra la folla della metro per raggiungermi, attirava più di uno sguardo nonostante il suo vestiario semplice... fu una cosa che poi, col tempo, imparai a non notare.
    
    Non so dire quando ho iniziato ad amarla, l'ho amata sempre anche quando non era mia e la odiavo.
    
    Mi torna in mente la scena del nostro primo incontro ora che la domino dall'alto, mentre lei è in ginocchio accanto a me che lascia scorrere la mia urina sulle sue mani affusolate.
    
    Con una mano le accarezzo il capelli mentre con l'altra dirigo il getto.
    
    È entrata in bagno senza chiedermi permesso: "mi mancavi" ha detto. Con la sua voce mielosa mi ha regalato una bellissima bugia.
    
    Ha posato le ginocchia a terra, senza dire altro si è lasciata bagnare le dita.
    
    Arrivato all'ultima goccia,ha riempito totalmente la sua bocca del mio sesso ancora a riposo mentre col suo corpo abbracciava la mia gamba.
    
    Come una ninfa attaccata all'albero sembra prendere nuova vita.
    
    Il suo corpo ora caldo, striscia su di me in cerca di attenzioni, freme. Sale a baciarmi mentre i suoi seni mi respirano addosso veloci,
    
    La sua ferita pulsa e spinge sul mio ginocchio... punta i suoi occhi di fuoco ...
    ... nei miei.
    
    Non vi è traccia di quella ragazza un pò spaesata che quel giorno uscì della stazione.
    
    Prima che mi annebbi con la sua danza, la fermo per i polsi. Glieli bacio, uno alla volta. Costringendola alla lentezza.
    
    - Non sai aspettare, le dico.
    
    I suoi tratti mediterranei si induriscono, cerca di liberarsi dalla mia presa. Le rido in faccia.
    
    Ora è arrabbiata, niente brucia più una donna che non cogliere un suo invito palese. Ora vorrebbe andarsene raffreddata dall'orgoglio, la conduco al lavabo dove le insapono copiosamente le mani, le sue nelle mie, i nostri anelli a tintinnare sfregandosi, le dita intrecciandosi si nascondono nella schiuma, sono 20 sono 100 non si distinguono le mie dalle sue, é una carezza lenta, un massaggio, sento la tensione allentarsi e le sue spalle ammorbidirsi sul mio petto, nello specchio i nostri occhi si incrociano come le nostre mani, si mescolano, sono tutte uguali. Induco le nostre mani schiumose sul suo segreto e con lei lo scopro, le nostre dita si scavalcano complici complementari di un nuovo piacere
    
    ...vedo il suo riflesso godere nelle nostre mani, le sue labbra umide seccarsi, i suoi occhi chiudersi liberando finalmente i miei...
    
    Il mio cuore no, quello non lo liberi mai. 
«1»