1. Accidenti alla tecnologia!!!


    Data: 03/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... era venuto sopra e cominciò a scoparmi; devo ammettere che la cosa mi piaceva molto e quindi solo saltuariamente guardavo lo schermo, ma ricordando, dai pochi istanti che ogni tanto coglievo, tutta l’eccitantissima sessione: mi vidi impegnata in una doppia penetrazione, poi penetrata nel culetto mentre stavo baciando la fichetta di una amica (Manuela? Boh!) che era impegnatissima a succhiare i membri di due tizi, poi impegnata a mia volta in una fellatio multipla, mentre i membri mi esplodevano in viso, schizzandomi sperma sul volto ed i capelli ed il seno.
    
    Ricordando quella movimentatissima serata, quando avevo fatto godere non meno di dieci uomini e due amiche, ricavando io stessa ripetuti orgasmi, sentii che l’onda del piacere stava di nuovo per travolgermi.
    
    Anche Elio sentì che ero vicina a raggiungere il piacere e anche lui, quindi, intensificò i suoi sforzi, riuscendo a venire con un grugnito assieme a me.
    
    Mi baciò teneramente le palpebre e le labbra, abbracciandomi, ma io dopo pochi istanti mi alzai per andarmi a dare un sciacquata e passando davanti allo schermo vidi un mio oscenissimo primo piano del viso, praticamente coperto dal seme di molti degli uomini, mentre Stefania -che era la padrona di casa- mi leccava la guancia arrivando poi a baciarmi appassionatamente.
    
    La mattina dopo feci un po’ di faccende in casa ed uscii verso le dieci per andare a lavorare alle casse di un supermercato, dovendo coprire il turno dalle undici alle ...
    ... quattro.
    
    Incrociai, sull’ascensore del grande condominio dove abitiamo, una cordiale donna anziana che abita un paio di piani sopra di noi e che salutai con calore; lei si voltò, inaspettatamente, dall’altra parte con fare sdegnato e, visto che ero certa di non averle mai fatto nulla di scortese, pensai che avesse un problema personale.
    
    Al piano sotto, l’ascensore si fermò di nuovo e salì un giovanotto, di solito compito, che come mi vide fece un ghigno; capii che stava per accostarsi a me e che stava per dirmi qualcosa, ma il suo sguardo cadde sulla vicina e desistette.
    
    Arrivati al pian terreno, le porte si aprirono e la vicina si catapultò fuori; il giovane, invece, restò accanto alla pulsantiera con un sorrisetto scemo e quando gli passai davanti, mi palpò il culetto.
    
    Sorpresa gli rivolsi un’occhiataccia, ma lui se ne andò, ridacchiando e mormorando qualcosa che non compresi.
    
    Arrivai al lavoro ed indossai la polo col marchio della catena di supermercati, poi diedi il cambio a Giovanna alla cassa 3.
    
    Nei pochi istanti di quiete tra un cliente e l’altro, avevo una strana sensazione, come il ronzio di insetti intorno a me e avevo l’impressione di essere osservata e a volte vedevo, in effetti, persone che sembravano sbirciarmi e parlottare tra loro, ma distogliendo lo sguardo con aria sospetta, come notavano che li osservavo.
    
    Essendo il supermercato vicino a casa, &egrave normale che diversi condomini siano clienti, ma quella mattina mi rendevo conto che, oltre ad esserci un ...
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