1. Il ragazzo con lo zaino


    Data: 02/08/2020, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69

    Parcheggia la macchina al piazzale antistante la stazione. Scesi prendendo con me l'immancabile borsello. Chiusi a chiave a mi diressi verso il piccolo parco alla destra della vetusta stazione ferroviaria. Avevo una gran voglia di rimorchiare perchè dentro di me la mia lei si save dimenando come un'ossessa. Reclamava la sua parte di vita per mantenersi attiva e continuare a darmi tormento. La mia lei era ormai me stesso. Ogni giorno che passava lei allargava i suoi possedimenti ed io diventavo sempre più succube. Così i miei desideri erano tutti per il membro maschile che lo immaginavo oggi nero, lungo e nodoso, magari domani bianco dalla cappella rosso vivo. Ma sempre estremamente duro e pronto a soddisfare le mie voglie all'infinito. Una donna, selvatica più che selvaggia e certamente affamata di sesso. Avevo una gran voglia di dimostrare il mio essere anche esteriormente, magari indossando una semplice t-shirt colorata su una mini vertiginosa. Non potevo.
    
    Non ne avevo ancora il coraggio. Sotto i ruvidi blue jeans uno slip di leggero pizzo nero. Il tessuto sfiorava la pelle del mio pene inducendolo ad un'erezione che faticavo a contenere.
    
    Una coppia si divertiva su una panchina. Poi lui. Lui. Un ragazzo con uno zainetto che sedeva sulla panca di fronte. Di nascosto, lo avevo notato subito, si divertiva ad osservare le grandi manovre del ragazzo con la sua girl. Alto e magro, con un pantaloncino corto e una maglietta bianca, vantava una folta capigliatura nera ben ...
    ... acconciata. Indifferenti gli passai davanti e mi appostai poco dietro. Lui mi notò ma fece finta di niente. Dalla mia posizione potevo adesso vederlo bene. Non era uno stallone, ma un ragazzo atletico e muscoloso. Probabilmente giocava a basket data l'altezza. A me non importava granchè. La coppia si stava sbilanciando sempre di più. Il mio ragazzo guardava sott'occhi probabilmente faticava a celare l'erezione che lo stava possedendo. Ad un tratto si voltò verso di me quasi a controllare che ci fossi ancora. Finsi indifferenza. Si alzò, si appropriò del suo zaino e si allontanò senza più voltarsi. Lo guardai che si allontanava ma non usci dal parco, bensì, scavalco un basso recinto e si diresse dietro ad una lunga siepe che costeggiava un muraglione. Questo nascondeva alla vista dei passanti i bagni del parco che io sapevo bene essere ormai in disuso e chiusi. La sua manovra mi incuriosì al punto che, spinto anche dalla voglia di cazzo, lo seguii. In effetti si diresse verso i bagni. MI fermai a distanza e lo vidi tornare sui suoi passi. Lo vidi per un attimo spiazzato così presi l'iniziativa. Mi incamminai verso il lato opposto del piccolo parco laddove erano i vecchi spogliatoi del campo di calcio che era attiguo all'area verde. Non mi girai perchè ero consapevole che mi stesse seguendo. Entrai nei locali e venni accolto dal buio e da un forte odore di chiuso. MI appoggiai ad una parete. Dopo qualche secondo entrò anche lui. Feci rumore, mi vide e si avvicinò.
    
    - Ciao
    
    - ...
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