1. A casa della cliente 3


    Data: 01/08/2020, Categorie: Feticismo Autore: Piero Fassi, Fonte: EroticiRacconti

    I due calci in faccia mi avevano provato non poco, ma un crescente eccitamento, mi stava spingendo nelle mutande tanto da farmi persino male. Mi diede un calcio con il tallone poco sotto il costato ed io venni scosso da una contrazione involontaria tanto da risultare un bel po' piegato, quasi seduto. Ero ancora alla ricerca di un respiro interrotto e non ancora normale, quando lei me ne sferrò altri tre....
    
    Cominciai a tossire, lei indomita continuava. Poi finalmente si sedette ed io con gli occhi stralunati ringraziai il fatto. Ma durò assai poco. Infatti in quella posizione poteva usare entrambi i suoi piedi per fare la stessa cosa. Era da un lato un dolore forte, dall'altro, cominciavo a godere di ogni singolo calcio nonostante mi togliesse il fiato. Venni nelle mutande durante una raffica velocissima di almeno venti o trenta calci e per me fu bellissimo. Quando sulla mutanda si paventò la macchia e lei se ne accorse mi disse:"cosa fai godi per i miei calci?"
    
    Si è stato bellissimo essere ...
    ... massacrato di calci da lei....
    
    " Vedo che ti sei ricordato il Lei..."
    
    Certo me lo ha insegnato per bene conficcandomelo in testa a suon di calci.... Feci un sorrisetto e lei lo smorzo con una pedata sulle labbra. Il sapore che sentii subito dopo era "ferroso" quello inconfondibile del sangue, come quando ti morsichi molto forte un labbro o una guancia. La signora mi stava demolendo ma tutto ciò che stava facendo mi piaceva molto.
    
    Si alzò di nuovo e cominciò a poggiarmi dapprima il piede sulla bocca, sentivo il profumo tra le dita del piede vicino al naso, poi cominciò sempre senza sollevare il piede a spingere contro il naso come se volesse spostarlo. Mi sentivo come se mi si staccasse il naso da un momento all'altro. Nel frattempo con l'altro piede era salita sul mio addome e premendo con il tallone spinse più che poteva. Decise che poteva bastare e infilò senza tante moine il suo piede nella mia cavità orale così in fondo che mi sembrava che gli angoli della bocca si strappassero. Continua............ 
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