1. Una Notte D’inverno


    Data: 01/08/2020, Categorie: Etero Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu

    ... figa… dimmi quanto mi farai godere… poi ti faccio vedere quanto ti voglio io!”
    
    “Voglio la tua fica quanto voglio il mio prossimo respiro.” Risposi “Vieni qui che te la sfondo. Godrai come non hai mai goduto prima!”
    
    Giada di abbassò. Mi prese con decisione ed impazienza, prima di infilarmi voracemente nel suo orifizio bagnato. Immediatamente iniziammo a gemere e a contorcerci freneticamente, facendo tremare il tavolo sotto la mia schiena. La voracità e la velocità dei suoi movimenti mi facevano tremare dal piacere e sentivo che la sua estasi cresceva.
    
    “Fottimi, fottimi così è bellissimo!” gemette in preda al piacere.
    
    Le abbassai il reggiseno per scoprire il suo seno, piccolo ma sodo e colpirlo con delicati schiaffetti per poi stringerle i capezzoli turgidi tra le dita. Sentii che stava per venire, ma ancora una volta, si fermò.
    
    Giada si alzò in piedi, e mi invitò a fare lo stesso. Poggiò i gomiti sul tavolo e alzò il sedere, sodo e perfetto, puntandolo nella mia direzione. Le sue dita, lunghe ed eleganti, erano visibili anche da dietro di lei, mentre la penetravano ed i suoi occhi azzurri mi chiamavano con passione sfrenata.
    
    “Inculami…”
    
    Non disse altro. Non ce ne era certo bisogno. Le massaggiai l’ano per aprirlo un po’, sentendola gemere dolcemente mentre si sfilava del tutto il reggiseno. Poi appoggiai il glande al suo ano e spinsi.
    
    “Aaaaah!” Gridò lei, facendosi penetrare come burro da un coltello ...
    ... caldo. “Si, Si, Si! Fottimi nel culo! Più forte! Ancora!”
    
    I movimenti di giada parevano essere quelli di una cavalla al trotto, i suoi ragli quelli di una mula, dietro di lei, io, suo cavaliere, venivo domato, anziché domare, dalla puledra eccitata che mi stava donando tutto il suo immenso piacere. Nei minuti successivi ella raggiunse l’orgasmo due volte, a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, mungendosi il seno con una mano, posta tra esso e il tavolo, penetrandosi la vagina con l’altra, la quale mi accarezzava talvolta lo scroto con la punta delle dita e lasciandosi invadere dalla mia verga, oramai sua. Al momento del suo secondo orgasmo io ero sul punto di impazzire, solo le sue parole mi liberarono.
    
    “Vieni! Vieni! Vienimi nel culo!”
    
    Le tirai i capelli biondi e morbidi come seta un’ultima volta per vedere quel viso così in preda all’orgasmo da non poter far altro che abbandonarsi al vuoto, spinsi ancora una volta, forte, nel suo ano, poggiandomi a quelle due natiche che come un caldo nido mi avvolgevano e rilasciai tutto il mio seme nel suo culo fantastico, poggiandomi su di lei, per riposarmi, ma anche per penetrarla ancora di più.
    
    Giada mi aveva dato qualcosa di incredibile.
    
    Ci separammo solo dopo alcuni minuti, ancora ansimanti, e non senza qualche altro gemito e qualche passionale bacio. In silenzio ci vestimmo e poi portai Giada a casa, spegnendo il fornello con il caffè bruciato prima di uscire. 
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