1. Sara e il professore - 2a parte


    Data: 01/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: alessandro1987, Fonte: Annunci69

    ... arrivò di fronte ai distributori automatici, e lì finalmente la trovò.
    
    - Ciao - iniziò, con insospettabile audacia, tanto che Monica, che si stava ancora voltando per capire chi fosse, intenta com'era a scegliere quanto zucchero mettere nel caffè, rimase in silenzio per un istante. Ma subito si riprese.
    
    - Ehi, ciao! - esclamò, con un sorriso gentile.
    
    Sembrava davvero felice di vederlo.
    
    - Sembra davvero felice di vedermi - pensò lui. Lei lo prese in contropiede, continuando: - Credo dovresti vedere una certa cosa, penso ti piacerebbe -.
    
    Il professore rimase interdetto, fece per rispondere, ma di nuovo si dimostrò lento: - Guarda! - riprese ancora Monica, spostando la mano verso il basso.
    
    Lei la infilò in tasca, e ne estrasse un foglio spiegazzato, lo aprì, e lo mise davanti agli occhi di lui.
    
    - Ecco, vedi? Guarda che bel ragionamento ha fatto - disse ancora lei.
    
    Il professore non capiva più nulla, ultimamente sembrava dovesse succedere spesso, finalmente riuscì a rispondere: - Ma chi? - domandò.
    
    - Come chi? Marco, quello studente che ho in classe, in quarta, di cui ti avevo parlato -.
    
    - Ah, certo, Marco! - rispose lui.
    
    Non era esattamente l'argomento di cui voleva discutere, ma la lasciò continuare.
    
    - Questa è la soluzione ad un problema che avevo assegnato come esercizio facoltativo, non pensavo che davvero qualcuno lo potesse risolvere, tantomeno in un giorno, e in questo modo elegante! -.
    
    Tutta rapita da questo mucchio di calcoli, ...
    ... si mise ad esporre in dettaglio i vari passaggi, e continuava a lodare questo ragazzo. Per carità, una bella mente, un'ottima soluzione, ma in questo momento a lui non poteva importarne granché.
    
    Finì la spiegazione, e terminò anche la ricreazione. Monica smise di parlare e domandò: - Ma tu volevi dirmi poi qualcosa? - lui rispose vagamente: - No, no, ti volevo salutare, e, cioè, alla fine era da un po' che non ci sentivamo...- ma non poté finire la frase, perché lei, incalzando il suo pensiero, aggiunse: - Ti piace la mia camicetta? -.
    
    Il professore rispose con un classico aggettivo a casaccio, che l'uomo usa a mo' di frase fatta in situazioni di questo tipo: - Carina! -.
    
    Lei rise, maliziosa.
    
    - Non te la ricordi già più - e sembrò che volesse aggiungere qualcosa, ma non lo fece.
    
    Lui si mise a riflettere un istante: - Ma certo cazzo! - esclamò, con la sua voce interiore, - E' la stessa camicetta che indossava, o meglio che non indossava, quando...-.
    
    Monica finì il suo caffé, e, aggiustandosi la camicetta con le mani, disse: - Sai, mi piacerebbe riprendere quella discussione, da dove l'avevamo lasciata -. Lui trasalì, tanto bastò perché in un istante il suo istinto si risvegliasse.
    
    - Vedo che anche tu non sembri del tutto disinteressato alla cosa - e nel dirlo abbassò lo sguardo sulla patta dei pantaloni del nostro eroe, che mostrava evidenti segni della sua eccitazione. La professoressa fece quindi per allontanarsi, la campanella stava suonando, e, nel ...
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