1. 112 – Alessia e il fratello trans


    Data: 01/08/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... alzò ancora in piedi, ora ce l’aveva duro, glielo piazzò fra le natiche o lo vidi spingere deciso. Mentre tutto questo succedeva
    
    Il mio Luca si era spogliato e mi aveva sollevato il vestito fino alle spalle, sentii il suo cazzo strofinarsi a lungo fra le chiappe, poi la sua cappella puntare dritta contro il mio tenero buchetto e dilatarlo fino a penetrare all’interno delle mie viscere. Le sue mani si impossessarono delle mie tette e me le strizzarono con forza. Che goduria, lo spettacolo offerto da mia sorella e dal suo fidanzato Gigi, le sensazioni molto intense che mi dava Luca, con le sue mani e con il cazzo nel culo, mi stavano facendo completamente impazzire. Inclinata in avanti e appoggiata con le mani allo stipite della porta seguivo Katia che se lo stava facendo ficcare nel sedere e senza alcun ritegno godeva ad alta voce pregando di fotterla fino in fondo. Dal canto mio, non dovevo richiedere a Luca di penetrarmi a fondo perché lui già lo stava facendo ottimamente. In quel momento di grande estasi, persi il controllo e ad un affondo un po’ più violento del solito risposi con un acuto urletto di dolore. Katia e Gigi si voltarono verso la porta simultaneamente e ci videro, io libidinosamente con la bocca aperta e lui che mi sbatteva stringendomi le poppe. Accortisi che ci avevano scoperti, rimanemmo immobili, come se questo ci servisse per diventare invisibili ai loro occhi. Gli altri due amanti invece, non si scomposero affatto, vidi Katia sorridere e con una mano ...
    ... ci fece cenno di raggiungerli. Sentii la proboscide del mio uomo sfilarsi dal culo e senza nemmeno comprenderne il motivo, mi mossi all’interno della stanza. Dietro di me con il cazzo che lo precedeva, Luca mi seguì. Da quel preciso istante si materializzò tra noi quattro una specie di complicità che ci condusse a compiere atti e gesti che nulla avevano a che vedere con la serietà e la razionalità. Personalmente mi feci guidare dall’istinto, non mi fermai nemmeno un secondo a meditare, a riflettere su ciò che stavo facendo. Il mio corpo, era l’unica guida che orientava le mie azioni. Quando Katia mi fece inginocchiare davanti al suo monumentale cazzo e mi poi mi prese per i capelli spingendomelo in bocca io mi accorsi di provare piacere ad essere sottomessa ai suoi voleri. La troia, ero una troia, senza personalità alcuna, o semplicemente rappresentavo una serie di buchi, di umidi anfratti, di sinuosi promontori e morbide curve, a completa disposizione di tutti quelli che desideravano poterne usufruire. Succhiavo mio fratello e Luca intanto se lo faceva spompinare da Gigi.
    
    Poi Katia si fermò mi aiutò a salire sul letto, si mise sdraiato supino e mi fece piazzare a cavallo volgendogli la schiena. Scesi con le chiappe e sentii la gigantesca cappella appoggiarsi per un attimo al mio sfintere, tentai di risalire ma lui mi prese per i fianchi e mi spinse giù. Mi dilatò dolorosamente l’ano fin quando, accompagnato da un mio urlo bestiale, il suo cazzone scivolò lentamente dentro ...