1. Calda serata – Anna e Matilde – Storia vera


    Data: 28/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sensazioni Autore: SilverShine, Fonte: RaccontiMilu

    ==Cap 1==
    
    Il sole di agosto aveva cotto le spiagge fino a poche ore fa. Con la luce della prima luna Anna e Matilde entrano in una discoteca…
    
    Avevo ballato almeno tre canzoni prima di avvicinarmi al bar. Ho chiesto la terza ordinazione della serata mentre un ragazzo si avvicinava a me. Doveva aver notato la mia quinta nascosta sotto una maglia leggera e il mio culetto coperto da una gonna nera aderente. Abbiamo iniziato a parlare, spinti dall’ abbondante alcool che avevo in corpo, scherzando, stuzzicandoci. Poi si avvicina e posa le labbra sulle mie, risalendo la coscia con un dito fin sotto la gonna, cercando il frutto tra le mie coscie. -Vuoi che andiamo in bagno-, mi ha chiesto con voce melliflua. Fortunatamente in quel momento è intervenuta una mia amica, che l’ha tirato indietro mandandolo a quel paese. A una seconda occhiata ho visto quanto era brutto, con un viso equino e i denti storti.
    
    Mi ha raggiunta subito Matilde, che, arrabbiatissima per l’accaduto, mi ha portato fuori. -Ma che cazzo fai?! Ti metti a rimorchiare i cessi? Andiamo a casa!-
    
    Ci incamminammo fianco a fianco, io muta dispiaciuta per averla fatta arrabbiare. Da dietro potevo vedere i suoi fianchi snelli. Era magra, i capelli biondi e mossi le facevano risaltare gli occhi di ghiaccio incastonati nei lineamenti spigolosi.
    
    Mi tirava, aveva fretta di arrivare, benchè la casa di mia nonna fosse libera per tutta la settimana. Aveva moltissima forza nelle braccia per quanto fossero esili. ...
    ... Merito della palestra.
    
    Come abbiamo superato la porta, mi è saltata addosso, con un bacio forte e passionale. Poi mi ha strizzato un capezzolo, dicendomi: -Tu sei mia! Non te lo devi scordare. Mai.-
    
    Poi mi baciò ancora, mordendomi le labbra carnose, e ci togliemmo i vestiti in tutta fretta. Cercava il mio corpo, non esile come una modella anoressica, ma pieno, sodo sui fianchi e sul culo.
    
    Mi portò in camera, facendomi mettere supina sul letto. Con un dito iniziò a esplorare tra le mie gambe aperte. Conosceva bene quella zona. Fece entrare un dito, facendosi strada tra le labbra umide e eccitate. Passò al secondo, con cui mi carezzò verso l’alto, sul punto più sensibile, ma non mi regalò l’orgasmo agoniato, inserì invece altre due dita, facendosi strada senza pietà. La mano avanzava e tornava indietro, entrando sempre più con movimento circolare. – Piano, mi fai male!-
    
    Lei invece accelerò, -Stai zitta! Tu sei solo la mia troia!- Mulinava la mano, infilandola tutta, con sensazioni fantastiche e terribili.
    
    Dopo avermi fatto provare tutto il suo pugno, si fermò.
    
    Si sdraiò di fianco a me, iniziando a vezzeggiare il mio seno florido. Avevo una quinta piena, e ne andavo molto fiera. Risaliva fino ai capezzoli, pizzicandoli, strizzandoli. Mi faceva male, ma osare dirglielo avebbe peggiorato le cose. Le piaceva giocare con le mie tette, sapendo che soni così sensibili.
    
    La lasciai continuare per un po’, fin quando le diedi dei bacetti sul fianco, scendendo lungo il ...
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