1. Erika


    Data: 25/07/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: enigma_84, Fonte: RaccontiMilu

    ... nuovamente senza fiato. La sua mano si muove rapita in te, ti scopa con il vibro come prima faceva con il cazzo. Intanto riprende a penetrarti anche da dietro, la combinazione dei due corpi in te che si muovono è letale per il tuo autocontrollo. Inizi a godere”Ahhh si!! Continua, mi sento sfondare!! Ancora ti voglio dentro, fammi godere! Siiii che bello essere piena ovunque!!! Ancora aprimi ti prego aprimiiiiiii!!!” Sei senza controllo, inarchi la schiena, la bocca aperta per catturare quanta più aria possibile, il seno che sobbalza ad ogni colpo che ricevi, la mano libra di lui si fionda su una tetta, la ghermisce quasi. Sei in preda al piacere, non capisci più nulla, mugugni, lo inciti a scoparti più a fondo, gli urli tutto il tuo piacere. La tua figa è un fiume che straborda, la sua mano oramai è coperta dei tuoi umori, dalla tua figa proviene un rumore liquido che hai sentito solo in un film porno una volta. Sei in preda ai tuoi istinti più perversi, vuoi godere appieno di tutto ciò. Duri però poco, dopo poco infatti senti salire dal centro della tua figa l’orgasmo più intenso che tu possa ricordare. Inizi ad urlare mentre il tuo corpo inizia a tremare “Siiiiiiii!!!” il tuo corpo trema tutto, irrigidisci le cosce, inarchi ancora di più la schiena, la tua figa si contrae quasi a voler mangiare lo spazzolino, il tuo ano si contrae divenendo una seconda pelle del cazzo che ti apre da dietro. Quasi ti sembra di squirtare da quanto è forte l’orgasmo. Raggiungi il culmine, ...
    ... senti che i tuoi umori colano in maniera oscena dalla figa, sei senza fiato. Ti accasci per terra con ancora lui dentro di te. Lascia lo spazzolino acceso ben piantato nella tua figa, anche lui, te ne accorgi solo ora, ha il fiato grosso. Credi anche lui sia venuto finalmente. Si sfila dal tuo ano, ma le senti ancora troppo turgido.
    
    Lo senti che si siede sulla tazza. Ti giri, lo guardi sei stravolta, anche respirare ti da delle fitte al ventre. Con tua sorpresa lo osservi ancora svettante in mezzo alle sua gambe, “Tranquilla adesso facciamo venire pure lui!” ti sorride quasi. Con una mano ti sfili lo spazzolino da dentro, lo spegni e lo metti nel lavandino. Ti rendi conto che a terra c’è un lago dei tuoi umori. L’odore di sesso è forte e pungente in quel bagno ora. “Vieni, inginocchiati qui davanti a me!” ti dice mentre passa un po’ di carta sul suo cazzo. “Adesso finalmente diamo un senso a quelle belle zinne! Sai lo ammetto sono state quelle che alla fine dopo il colloqui ti hanno fatto assumere, l’altra era piatta come un asse da stiro!!” è una stilettata al tuo orgoglio, ma incassi e non dici nulla. Ti tiri a fatica sulle ginocchia, ti avvicini a lui, il suo cazzo è nuovamente all’altezza del suo viso. Vedi che ha ancora il fiatone, ti avvicini, inizi a succhiare quel pezzo di carne che ti ha esplorata ovunque, lo insalivi un po’ e poi lo prendi tra le tette. Inizi una spagnola veloce, con la punta della lingua dai delle brevi leccate alla cappella, lo inciti, senti che ...