1. Convivenze


    Data: 12/07/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: AsterNene, Fonte: RaccontiMilu

    ... Alice, senza nemmeno rimettermi le mutandine, invece scoprii che era un corriere con un pacco per la vicina che non era in casa.
    
    Avevo gli umori che gocciolavano lungo una coscia e una voragine tra le gambe che chiedeva di essere riempita con insistenza, non potevo uscire in quelle condizioni e senza nemmeno pensarci gli chiesi la cortesia di salire fino al secondo piano.
    
    Mi infilai il tanga, facendo ben attenzione a piegarmi proprio davanti alla finestra, e misi un paio di shorts che trovai appoggiati sulla sedia, giusto per non presentarmi completamente nuda alla porta, ma tenni la lunga canotta e lasciai i capelli scompigliati, pensando che se ne sarebbe andato in fretta, lasciandomi di nuovo al mio gustoso passatempo.
    
    Quando aprii la porta il corriere era appena arrivato sul pianerottolo. Era molto giovane, non dimostrava più di una ventina d’anni, aveva grandi occhi chiari e un filo di barba incolta che nel complesso lo rendeva piuttosto attraente. Portava una felpa con cappuccio completamente fradicia di pioggia e sembrava infreddolito, ma quando mi vide arrossì. In effetti i miei pantaloncini erano talmente corti da vedersi appena e la maglia aveva l’apertura delle maniche talmente ampia che lasciava intravedere il lato del seno.
    
    Mi venne subito voglia di farlo imbarazzare ancora di più, così gli andai incontro, innocentemente preoccupata. “Ma lei &egrave completamente zuppo! Venga dentro un attimo che le faccio un the caldo” lo invitai, prendendogli un ...
    ... braccio. L’acqua fredda mi bagnò la canotta, incollandomi il tessuto sul petto e parte della pancia, ma feci finta di non accorgermene, nonostante il brivido di piacere che mi percorse la schiena.
    
    Il ragazzo balbettò qualcosa a proposito del lavoro ma la sua voce si spense quando i suoi occhi ma la sua voce si spense quando i suoi occhi si posarono sulla mia scollatura. Si era fermato sulla soglia della porta, indeciso, senza riuscire a smettere di squadrarmi.
    
    Ricambiai il suo sguardo con un sorriso, chiedendo di chiudere la porta e raggiungermi nella zona giorno, dove lo feci accomodare sul divano mentre mettevo a bollire l’acqua, prima di andare a prendere qualche asciugamano.
    
    Sentivo già l’eccitazione tornare a crescere, mentre pregustavo le possibili variabili di quell’incontro inaspettato. -Tieni, asciugati pure mentre preparo- gli dissi chinandomi verso di lui e lasciandogli inavvertitamente vedere una parte della scollatura. Notai con un certo piacere il lieve rigonfiamento dei jeans tra le sue gambe e la scintilla di desiderio nei suoi occhi che facevano fatica a staccarsi dai miei capezzoli duri.
    
    Mi allontanai per tornare ai fornelli sentendo il peso del suo sguardo su di me e lo ringraziai lasciandogli ammirare le mie natiche, rese tonde ed invitanti delle ore in palestra, piegandomi a raccogliere un cucchiaio mentre parlavo del più e del meno. A poco a poco si sciolse cominciando a rispondere alle varie domande con maggior tranquillità, arrivando a fare ...
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