Agosto cittadino
Data: 11/07/2020,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: monsterdark, Fonte: RaccontiMilu
Rientro al lavoro dopo la pausa pranzo, accaldato da questo agosto cittadino che sembra aver deciso di cuocere chiunque non sia riuscito a fuggire in vacanza.
Lavoro alla stazione di Porta Nuova e questo periodo dell’anno è pieno di turisti che si rivolgono al mio ufficio per informazioni e servizi vari, per cui sono nel periodo più caldo anche professionalmente parlando. Torino dalle Olimpiadi del 2006 sta lentamente cambiando, aprendosi ai turisti e facendosi conoscere per il gioiello che è in tutto il mondo e per chi come me ha un lavoro in questo ambiente il mese di agosto è il mese più importante dell’anno.
Anche i negozietti all’interno della stazione sono aperti e tu lavori in quello di fronte alla vetrina del mio ufficio. Ci siamo conosciuti tre mesi fa e ci frequentiamo da due, anche se senza troppo impegno da parte di entrambi, forse più per gioco che per reali sentimenti, ma non abbiamo mai affrontato l’argomento e a me va bene così; con questo caldo le discussioni troppo impegnate proprio non mi vanno. Sei alta 1.55 piccolina di struttura fisica e di forme, la carnagione ambrata da buona meridionale e i capelli scuri lunghi e lisci; vesti in maniera casual ma sempre femminile, visto il caldo e la bellezza delle tue gambe porti spesso la gonna a volte corta, ma più frequentemente lunga con dei profondi ed invitanti spacchi. Sai di essere bella e non lo nascondi, e spesso usi la tua sensualità per giocare con chi ti sta intorno, conturbando e intrigando, ma ...
... mai cadendo nel volgare o in maniera troppo esplicita. Ne ho visti parecchi, in questi tre mesi, entrare nel tuo negozio a dare un’occhiata, essere calamitati dal tuo fascino, iniziare ad intuire una mezza possibilità di successo salvo poi trovarsi fuori dal negozio, a bocca asciutta, senza neanche capire bene cosa sia successo. Ma non lo fai per cattiveria o noia, semplicemente giocare fa parte della tua natura e non ne puoi fare a meno.
oggi sei sola in negozio, a quest’ora non passano molte persone e quindi stai bighellonando sullo sgabello vicino alla cassa; ti vedo dalla mia scrivania, tu vedi me e guardandoci ci stiamo scrivendo su what’s app.
– Mi annoio’
– Io no.
– Beato te.
– Sto guardandoti, come faccio ad annoiarmi?
– Se non ti conoscessi direi che sei dolce..cosa stai guardando?
– Le tue gambe.
– E ti piacciono ?
– Molto..anche se questa gonna sotto il ginocchio le copre troppo per i miei gusti.
Ti alzi, tiri su la gonna fino a scoprire tre dita sopra il ginocchio e ti risiedi.
– Così va meglio?
– Decisamente sì, è un peccato coprire quelle belle cosce..
Entra un gruppo di turisti nel mio ufficio, sbrigo le varie pratiche per le loro escursioni, li congedo e torno a fissarti.
– Beh le copro solo per pubblica decenza..purtroppo non siamo in spiaggia..
– Purtroppo siamo qui, in spiaggia potrei guardarti meglio..e non solo le gambe..
– Monello..cosa mi guarderesti?
– Beh il seno, il tuo bel culetto, la tua pancia ...