1. Mutamento


    Data: 10/07/2020, Categorie: Erotici Racconti Gay / Bisex Sensazioni Autore: Evanescentwords, Fonte: RaccontiMilu

    Ore 10:17 sono in ufficio…
    
    Guardando fuori dalla finestra vedo in lontananza dei nuvoloni post acquazzone.
    
    In un momento di pausa, chissà perché mi &egrave tornato in mente, quel lontano Natale che trascorsi a casa e da cui tutto ebbe inizio’ o quasi.
    
    Le vacanze di Natale erano alle porte e il primo quadrimestre di lezioni all’università per me era ormai concluso; per me era strano preparare le valigie per tornare a casa…
    
    Io, una studentessa universitaria al primo anno fuori sede, lontana dalla propria casa, genitori e amici; certo col senno di poi, devo dire, che mi &egrave servita a molto questo tipo di esperienza.
    
    Riesco finalmente a chiudere un trolley che messo in piedi mi arriva a metà coscia e uno più piccolo che ha un peso alla pari di quello grande.
    
    Chiamo mia madre per sapere che tempo che fa per decidere come vestirmi per il viaggio, freddolosa come sono, dall’altro capo del cellulare: ‘ho visto le temperature sono all’incirca le stesse lì da te’, e tra me e me, penso: ‘abbigliamento da montagna quindi’.
    
    Dopo aver chiuso la conversazione, inizio la preparazione sul letto ‘l’abbigliamento da viaggio’.
    
    Inizio dall’intimo, un coordinato reggiseno e brasiliano ricamato nero a fantasia fucsia, passo poi ad un paio di collant neri 50 den in microfibra e una canotta, anche lei nera. Un pantalone e un maglione completano il mio outfit.
    
    Scrivo un veloce post-it sul frigo alle mie coinquiline ‘Ciao belle ci si vede l’anno prox!!! Baci Gaia’.
    
    Un ...
    ... collega universitario anche lui fuori sede, dato che tornava anche lui a casa, si era offerto di darmi un passaggio, così facendo, avremmo diviso la benzina e io non mi sarei fatta un viaggio in un treno che dato il periodo, sarebbe stato stracolmo di gente.
    
    Arrivo finalmente a casa, sembra che sono mancata anni anziché pochi mesi. Mi apre la porta mia madre che subito mi abbraccia e mio padre che si ‘butta’ per aiutarmi a trascinare le due valigie.
    
    Dopo un caff&egrave e i vari convenevoli, vado a farmi una doccia per togliermi la stanchezza del viaggio, mentre lasciavo i miei genitori, intenti nel preparare il pranzo a base di pesce.
    
    Entro in bagno, inizio ad aprire l’acqua della doccia per farla diventare calda nel frattempo mi spoglio, non posso non notare ‘delp’ così lo chiamavo e del resto lo chiamo ancora il mio tatuaggio a forma di delfino fatto subito dopo gli esami di maturità tra mille dubbi e diecimila imbarazzi perché fatto all’altezza dell’inguine, e che all’epoca il mio senso del pudore era ad un livello posso dire ‘cosmico’; era così tanto il mio senso del pudore, che quando una mia amica si offrì di aiutarmi a depilarmi la zona e di accompagnarmi, pur di non farmi vedere dissi che non lo facevo più. Ricordo ancora, oggi con un sorriso, l’imbarazzo quando feci scivolare un bordo del perizoma davanti al tatuatore per farlo lavorare.
    
    Torniamo al racconto.
    
    Entro nella doccia, e mi insapono tutta vedo scendere la schiuma su tutto il mio corpo che non ...
«12»