1. Giuseppe


    Data: 07/07/2020, Categorie: Autoerotismo Incesti Autore: JoeRandom, Fonte: RaccontiMilu

    Rientro a casa stanco e sudato dal lavoro, unico obiettivo &egrave farmi una doccia, entro in bagno, mi spoglio completamente, raccolgo gli abiti e apro il cesto dei panni da lavare, sto per gettarli quando un lampo color rosa fucsia attira la mia attenzione, non &egrave la prima volta che ne vedo’cambiano i colori ma l’oggetto &egrave sempre quello’come le altre volte faccio finta di niente, getto i miei panni sporchi e richiudo il tappo’ma oggi più del solito la tentazione mi assale maligna alle spalle’cerco di resisterle giusto il tempo di tornare al cesto, aprirlo, spostare la mia roba ed estrarre il soffice oggetto del mio desiderio, mentre lo faccio sono perfettamente cosciente di quanto sia sbagliato’di quanto dovrei vergognarmi’ma ormai la mia volontà &egrave chiusa in un angolo’e la mia coscienza ha rivolto lo sguardo altrove’
    
    Tempo poco e il batuffolo colorato si schiude tra le mie mani rivelando la sua natura’un perizoma che per misura e forgia so per certo non essere di mia moglie’ma di mia figlia’guardo il tessuto delicato steso sulle mie mani nodose e il contrasto mi crea un brivido inaspettato’mentre una voce nella mia testa bisbiglia di rimetterlo al suo posto e pensare ad altro le mie mani, con un gesto repentino, me lo portano proprio contro il naso, aspiro con tutto me stesso’l’odore di fica mi pervade procurandomi una scossa che percorre tutta la spina dorsale e un erezione totale e fulminea’ormai non posso più tornare indietro’una mano corre veloce ...
    ... al mio cazzo per dargli sollievo’
    
    Navigo nelle mie acque torbide’gioco col perizoma, lo lecco, lo mordo, me lo passo sulla faccia, sul corpo, lo appoggio sul mio cazzo duro appeso come a un gancio, lo avvolgo tutto intorno e lo uso per masturbarmi con entrambe le mani, lo porto di nuovo alla faccia per guardarlo sporco dei miei umori, lo annuso ancora per sentire gli odori mescolati’
    
    D’un tratto la porta si apre e vedo mia figlia entrare”Papà che stai facendo?”sono troppo esposto per nascondere l’evidenza”Perdonami tesoro, non ho saputo resistere” lei non si arrabbia, anzi sorride”Che bello papà che ti ecciti pensando a me’lasciami guardare”
    
    Mi sposto per farle vedere bene quello che sto facendo, la mia mano che scorre sapiente sul mio cazzo di pietra’lei si appoggia alla parete come ipnotizzata, si lascia andare giù con la schiena divaricando le gambe mostrandomi il suo fiore prezioso, il suo frutto vietato”Dai toccati anche tu’ e lei prima lentamente poi sempre più vorace inizia ad accarezzarsi, si allarga le labbra per mostrarmi il suo clitoride bagnato, io emetto un grugnito scomposto, osceno, lei cade sulle ginocchia gemendo e muovendo la sua mano sempre più forte”che bello papà, sto godendo’ a quel richiamo sento la marea che mi assale, la bestia che mi morde’sento il piacere arrivare”anch’io amor..’ non finisco nemmeno la frase che il primo schizzo finisce rumoroso sul pavimento’seguito da molti altri’una sborrata memorabile’cado in terra devastato, gli occhi ...
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