1. Io, mio fratello e la sua ragazza


    Data: 26/06/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... colpisce. Ho i capezzoli sensibilissimi e l’orgasmo mancato mi tiene in una condizione di sovraeccitazione.
    
    – Non &egrave necessario. Se vuoi”’. puoi rimanere ‘
    
    La sua voce &egrave un sussurro roco. La vedo togliersi il reggiseno, slacciarsi e togliersi la gonnellina corta facendola cadere a terra. Esce da quel cerchio di stoffa e, le mani sui fianchi che scivolano verso il basso, si toglie anche lo slip coordinato restando nuda davanti a me.
    
    – A me non dispiace se ci guardi”.. Sei bella, vorrei guardarti anche io ‘
    
    Se possibile arrossisco ancora di più. Il complimento &egrave evidentemente sincero, la proposta spudorata e intrigante.
    
    Lei dando per scontato il mio assenso chiama Marco a sé con un gesto. Lui si avvicina muto, gli occhi che vanno da me a lei come un pendolo velocissimo. E’ frastornato e lo diventa ancora di più quando lei gli slaccia la cintura e gli tira giù i pantaloni. Gli toglie le scarpe, gli fa sfilare le gambe e lui resta lì con i boxer che vedo tesi allo spasimo. Io non so cosa fare. Quello &egrave il momento in cui dovrei rifiutare, alzarmi e andare in camera mia per concludere ciò che stavo facendo la cui necessità &egrave impellente. E’ ‘la voglia’ che decide per me, quando lei, inginocchiandosi, con voce dolce mi dice:
    
    – Continua ‘
    
    Butto i jeans sul divano, allargo ancora le gambe lentamente, come il sipario di uno spettacolo di cui solo loro sono spettatori. Quando appare esposta l’attrice principale il pomo d’Adamo di Marco ha ...
    ... un sussulto. Deglutisce nervosamente e poi geme buttando la testa indietro per l’improvviso contatto del suo uccello con la gola di Ginevra. Lei ha guardato me e poi, con gesto improvviso, ha tirato giù il boxer facendo scattare come una molla l’uccello. Nemmeno il tempo di respirare e l’ha preso in bocca per almeno una metà. Girando gli occhi di lato mi guarda mentre inizia a fare su e giù dispensando leccatine a ogni centimetro di pelle che incontra. Lei guarda me e io guardo lei. Un calore mi prende tutta e quasi senza accorgermene la mia mano &egrave ancora sul mio ventre, le dita mi cercano, mi trovano, mi penetrano. Sono bagnatissima.
    
    Marginalmente noto che Marco, mio fratello, ha un bel cazzo. Dritto come un fuso, dalla circonferenza importante. La lunghezza non so dirla ma a giudicare da quanto rimane fuori dalla bocca di Ginevra &egrave in proporzione. E’ un pensiero che arriva e fugge via: la mia attenzione &egrave tutta per lei, per le sue labbra carnose che si muovono scivolando su un tappeto di saliva, sui suoi occhi che inchiodano i miei.
    
    Mi lecco le labbra nervosamente e ancora Marco ha un singulto. Lo guardo e anche lui mi fissa. Deve essere uno spettacolo ben strano la sua sorellina che si masturba davanti a lui e si lecca vogliosa le labbra. Distolgo lo sguardo repentinamente, non voglio che pensi chissà che. Mi chiedo per un istante se lo desidero e immediatamente mi dico di no, non &egrave lui che voglio, non &egrave il suo uccello, e nemmeno quelle ...