1. Lo Spazio del Master - quarta parte -


    Data: 27/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mandy99, Fonte: EroticiRacconti

    ... le imprigionavano i capezzoli, Eleonora provava piacere e sofferenza allo stesso tempo. Era già in un’altra dimensione e le sensazioni che provava andavano oltre la mera fisicità, apparteneva a Luca, a cui aveva ceduto ogni responsabilità. Stava vivendo ciò che sino a quel momento aveva solo immaginato, ma ora che lo aveva sperimentato, capì subito che da quel momento non avrebbe mai più potuto farne a meno. Il Master le stava “scopando” la mente quasi senza toccarla, la stava possedendo ed in un modo molto più profondo di quanto le fosse mai successo con chiunque altro.
    
    In quell’esatto momento Luca premette il pulsante del telecomando ed il doppio fallo iniziò a vibrare. Vibrava anche a quell’appendice che le premeva contro il clitoride e quella stimolazione la fece andar via di testa. Vagina ed ano si contraevano fuori dal suo controllo, mentre la pallina che aveva in bocca la costringeva a tenerla spalancata, aumentando in lei quella sensazione di essere aperta, ineluttabilmente accogliente. Un’eccitazione che raggiunse in breve livelli tali per cui le sarebbe stato difficile trattenere l’orgasmo se si fosse lasciata andare, ma non poteva, dal momento che doveva rimanere in punta di piedi. Non l’avesse fatto, la trazione ai capezzoli sarebbe diventata insopportabilmente dolorosa, impedendole ugualmente di venire.
    
    Fu tenuta in quelle condizioni per una ventina di minuti, con il Master che spegneva ed accendeva la vibrazione. Luca l’accarezzava ovunque facendola ...
    ... sussultare e le ripeteva quella frase, mentre le sfiorava e sollevava leggermente i seni, già protesi verso l’alto. Dopo averla “avvisata”, la colpì con il frustino, sequenze di colpi ben assestati nell’interno cosce e sui glutei. Quando decise che era sufficiente, Eleonora non avrebbe proprio saputo dire quanto tempo avesse trascorso in quelle condizioni.
    
    Iniziò con rimuoverle la benda, quindi il bavaglio, asciugandole la saliva dal volto e dal torso con una salvietta da bagno. Un rapido ma profondo bacio con la lingua a fare da intermezzo, quindi l’operazione con cui la liberava riprese. Allentato il blocco, abbassò l’asta telescopica e la staccò dalla sbarra spaziatrice, rimosse poi anche la barra tra le caviglie di Eleonora.
    
    Sempre con i polsi legati fra loro ed al soffione della doccia, poté allora chiudere le gambe ed appoggiarsi sui talloni, scoprendo però che la mancanza del fallo in silicone, non più inserito dentro di lei, le risultava alla fine sgradevole. Il Master capì e la consolò con alcune carezze, quindi slegò dal soffione della doccia anche il cordino teso, quello legato alla catenella con i morsetti che le imprigionavano capezzoli. Non più in trazione, i suoi seni tornarono alla fine nella loro posizione abituale.
    
    - Guardami… e mi guarderai sempre… e voglio vedere un viso riconoscente… niente smorfie… Siamo intesi? -
    
    Lei accennò un sì con il capo, ma fu redarguita ed invitata a rispondere come deve fare una schiava.
    
    - Sì Padrone, la guarderò sempre ...