1. Notte d’inverno


    Data: 26/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: _Oblio, Fonte: RaccontiMilu

    &egrave buio, sono le nove di sera passate, fa freddo, la strada &egrave silenziosa, si sente solamente qualche macchina in lontananza e il rumore dei tuoi tacchi sull’asfalto risuona duro e deciso, creando nell’aria un lieve disordine che solo tu sembri percepire. Alzi lo sguardo, la luce accecante dei lampioni ti colpisce in viso, hai le guance rosse, davanti a te, ad ogni respiro, appaiono piccole nuvolette dense, frettolose come i tuoi passi, silenziose come la tua persona. Ti fermi, sei arrivata.
    
    I negozi sono quasi tutti chiusi, fuorché un anonimo bar a pochi metri da te, intravedi una o due persone nella penombra del locale, ti stai distraendo, stai perdendo tempo, alzi lo sguardo, ti dirigi verso l’entrata dell’edificio, ti fermi nuovamente, come fosse un gesto meccanico, programmato, metti la mano nella borsa ed estrai il pacchetto di sigarette, ne prendi una, hai lo sguardo lontano, la accendi, passa ancora qualche minuto, poi spinta da un nervosismo diventato insopportabile, butti la sigaretta con un gesto repentino, tiri un profondo sospiro, grave, neanche tu ne conosci la natura, entri.
    
    Senti addosso lo sguardo della giovane donna che si trova alla reception, ti soffermi per un istante su i due divanetti in pelle logora che ti si presentano sulla destra, un uomo vi &egrave seduto, legge distrattamente il giornale, prendi l’ascensore, terzo piano, stanza 334. Le porte si aprono, cammini lungo il corridoio fatto di porte, tutte uguali, fredde, qualche altro ...
    ... passo, leggi il numero, &egrave questa, bussi, una voce ti invita ad entrare, così esegui.
    
    La stanza &egrave male illuminata, piccola, elementare, un letto, si direbbe matrimoniale, un cassettone, un bagno che intravedi dalla porta semichiusa, arredamento semplice ed economico, senti il rumore confuso della televisione accesa. Lui &egrave davanti a te, ti sta osservando, tu lo sai ma non lo guardi in viso, i suoi occhi si posano sulle tue gambe, magre, forse un po’ troppo, ma questo a lui non importa, sono avvolta da un paio di collant neri, non troppo spessi, né troppo trasparenti, in fondo &egrave sempre inverno. Si avvicina a te, ti prende la borsa la lascia cadere a terra, ti leva la giacca, anch’essa finisce accanto alla borsa, si avvicina alle tu labbra, senti il suo respiro caldo sul tuo viso, stai tremando, lui se ne accorge.
    
    I suoi occhi verdi sono risaliti ora, fissano il tuo viso pallido, i tuoi grandi occhi scuri, persi nel buio della stanza, passa una mano su una tua gamba, in modo distratto, solo per vedere la tua reazione, poi, d’improvviso, ti spinge contro il muro, con rapidità e decisione, tu lo guardi, immobile, sai cosa farà adesso, già lo sai, stai semplicemente aspettando.
    
    Le sue mani si portano alla base del tuo maglione, lo stanno tirando su, lentamente, tu alzi le braccia, piano e vedi il tuo maglione finire sul ripiano accanto a te, il tuo respiro si fa più marcato, più pesante, le sue dita ti accarezzano il collo, tu lo guardi, guardi quei ...
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