1. Chiedi… e ti sarà dato.


    Data: 20/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ... da fiori. Ma non di quelli carini, che si elencano nelle liste nozze, magari costosi, che uno accarezza, rapito dall’arte che trasuda e zack compare il Genio (che sarei io) in tutto il suo scintillante splendore, in nuvolette di glitter e in aloni multicolore. No uno di quei vasi da cimitero in ferro, quelli che vengono dimenticati lì per un sacco di tempo. E che, ammesso che vengano spolverati, di certo non si usano le mani. (Per essere evocati occorre che un umano strofini l’oggetto con le dita.)
    
    ‘Sarà un… mortorio!’ ho esclamato livida di rabbia. ‘Non lo voglio più fare se devo finire lì dentro, preferisco rimanere una Driade’ ho aggiunto caparbia.
    
    Il Maestro Geniale (quella deiezione organica di Maestro!) ha guardato la Commissione Geniale facendo loro un eloquente cenno d’intesa. Erano tutti d’accordo quei bastardi figli di Gnoll! E poi ha detto, scandendo bene le parole: ‘Purtroppo, Ambrosia, mi duole ricordarti che hai firmato ‘ e con il tuo sangue verde ‘ il Contratto di Trasformazione Consensuale Geniale, quindi non puoi opporti, una volta superato l’esame, oppure diventeresti umana, per punizione. E per sempre. Perdendo anche la tua memoria’.
    
    ‘Porco Cardo!’ ho sbraitato.
    
    Lui mi ha guardata con un sorrisetto beffardo, sapevo che voleva farmela pagare. Voleva farmela pagare perché una volta, durante un esercizio, aveva chiesto di avere i capelli e io lo avevo esaudito immediatamente. Difatti era rimasto per ben quindici minuti interamente coperto di ...
    ... capelli, come il cugino It della famiglia Addams, prima di riuscire a sciogliere il mio incanto. E in quei quindici minuti tutti non avevano fatto altro che sbellicarsi dalle risate.
    
    A quel punto non mi restava altro da fare che arrendermi, sperando che ben presto il vaso sarebbe stato strofinato. Il Maestro Geniale mi aveva guardato, aveva schioccato le dita e io mi ero ritrovata in Uniforme Geniale: proprio come Jeannie del telefilm. Però non era divertente, perché gli altri avevano avuto tutine in latex, alcuni anche uno smoking, altre abiti d’alta sartoria, geni moderni insomma. E invece io sembravo la caricatura di un genio, sembravo il tipo di genio che un mortale, un inferiore, si sarebbe potuto immaginare.
    
    ‘Perché?’ avevo chiesto tristissima, incurvando le spalle. La Commissione Geniale si stava sbellicando senza neanche preoccuparsi di nasconderlo.
    
    ‘Abbiamo saputo che hai tutti i DVD di Strega per Amore, sai che è proibito!’
    
    ‘Sono di… mia sorella?’
    
    ‘Sono i tuoi, ce l’ha detto Enomao, Genio di livello 10 dopo un lungo interrogatorio!’
    
    Mi sono passata una mano sulla testa prima di ricordarmi che in testa avevo quella specie di fez con il velo, che in quel momento mi pendeva di lato. Avevano interrogato Enomao, quello con cui ero stata a letto per avere le risposte. E lui aveva parlato, quel bastardo figlio d’un Troll! E quella sicuramente era la mia -perfida- punizione.
    
    ‘Enomao è un bugiardo’ ho provato a dire. ‘Ha millantato di essere di livello 16 ...
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