1. Ti detesto (parte terza)


    Data: 26/09/2017, Categorie: Etero Autore: petronius, Fonte: Annunci69

    ... cappella per poi tornare avanti allo stesso punto di prima e proseguo questo movimento finché non sento che il cazzo scorre tranquillamente e che lei se lo sta godendo come si deve.
    
    “Ti piace, troia?”
    
    M: “Sììì…”
    
    Accelero un po’ il ritmo stando attento a non andare oltre al punto che mi sono prefissato…le sto scopando il culo con mezzo cazzo e...
    
    Io: “Sembra proprio che ti piaccia parecchio, eh?”
    
    M: “Ah, sì, sì..”
    
    Io: “Allora è il caso di darti più cazzo, magari quello che ti ho dato non ti basta.” Sposto le mani sui suoi fianchi, li stringo bene e la tiro verso di me mentre le infilo il cazzo in culo fino all’ultimo centimetro in una botta sola.
    
    Lei caccia un urlo ed io non cambio il ritmo precedente proseguendo a scoparle il culo fino in fondo.
    
    Urla ancora; fino a metà affondo era bella rilassata e si stava godendo la scopata, il resto invece lo sto scopando senza preparazione.
    
    Per quasi un minuto sento distintamente una differenza tra l’ingresso e l’affondo, tra la rilassatezza dello sfintere ed un po’ di tensione più in profondità. Sento la cappella che si dilata mentre sta uscendo e che viene strizzata quando spingo e la attiro a me.
    
    Solo un minuto, poi anche la tensione cede e lascia spazio ad altro piacere.
    
    Il suo urlo diventa rauco e poi un rantolo di una frase con cui m’implora di non fermarmi, di continuare ad incularla.
    
    Ed io non ho intenzione di fermarmi.
    
    Io: “Appoggia le mani a terra e reggiti.”
    
    Esegue lasciando le sue ...
    ... chiappe.
    
    Appena è posizionata a dovere do due colpi più forti. E lei geme.
    
    Io: “Bene, ora si fa sul serio…” le tiro uno schiaffo forte, da farle arrossare la natica, poi le afferro entrambe e le divarico il più possibile aprendole al massimo vicino all’ano.
    
    L’immagina che si presenta ora è veramente oscena: lei inginocchiata, fronte a terra, braccia protese a cercare un appoggio stabile sul pavimento, schiena inarcata e culo in aria come una cagna che scodinzola; io dietro di lei che le divarico le natiche a piene mani, coi pollici che tendono il più possibile quel buco che sto scopando a ritmo serrato e con tutto il cazzo.
    
    Esco dal culo che resta dilatato.
    
    Ed affondo di nuovo fino all’ultimo centimetro.
    
    Mi ritraggo lentamente ed esco ancora, poi affondo in un colpo solo.
    
    E ripeto il movimento ancora.
    
    Ed ancora.
    
    Poi riprendo a scoparle il culo con tutta la forza che ho.
    
    Ogni affondo è un colpo , una martellata in fondo al culo che la scuote e la obbliga a reggersi come può per non finire a terra.
    
    Io sono vicino all’orgasmo e lei non ho idea se e quanto sia venuta.
    
    L’afferro di nuovo per i fianchi ed aumento il ritmo di questa cavalcata di culo fino ad arrivare all’apice, fino ad arrivare al punto di non ritorno in cui ho solo bisogno di vuotarmi le palle, di scaricarmi nel suo culo.
    
    Ed arriva, prepotente, forte, animalesco…il suo culo mi strizza il cazzo, lei urla il suo godimento nel momento in cui il mio cazzo inizia a pulsare ed a ...