Harem - Racconti Erotici

Harem

Andrea, come ogni domenica mattina, era ad attenderla al cancello.

- Dai! Sei in ritardo, sbrigati. Le altre sono già pronte.

Patrizia entrò di corsa e lo seguì osservando le sue movenze effeminate. Eccessivamente effeminate, esagerava volutamente per ostentare il suo modo di essere.

Lei iniziò a spogliarsi.

- Faccio io, non perdere tempo. Sai quanto ci tiene alla puntualità.

Lei rimase con il solo perizoma e niente altro, infilò un paio di sandaletti col tacco e corse nel salone. Lui raccolse e piegò ordinatamente tutto.

Altre cinque ragazze, giovanissime come lei, erano già lì. Sedute sul divano o per terra sui cuscini. Le baciò velocemente. Alcune parlavano tra loro, altre giocavano con lo smartphone.

Si adagiò anche lei a terra e cercò di riprendere fiato.

Andrea le avvertì

- Sta arrivando.

Continuarono in quello che stavano facendo.

Lui entrò e le osservò tutte. Poi si avvicinò ad ognuna guardandola più da vicino. Si soffermò, passò oltre e tornò indietro più volte. Stava scegliendo.

Patrizia era ansiosa, ancora un po’ affannata, sperava di essere scelta.

Tutte avrebbero avuto modo di compiacerlo più volte durante la giornata, ma essere scelta per prima era una piccola soddisfazione.

Finalmente lui scelse. La guardò e puntò deciso verso di lei trotterellando e scodinzolando.

P.S.

so che sarebbe stata più adatta un'altra sezione, ma sarebbe mancata la sorpresa.