1. 50 incredibili secondi: la visita di controllo di emanuele


    Data: 26/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... d’impazienza. Abbassò la maniglia titubante.
    
    “Pensavo di doverti aprire io stesso la porta! Non abbiamo tutta la sera!” lo sguardo fisso sulla documentazione che stava esaminando.
    
    ‘Bella accoglienza’ si disse.
    
    “Allora, quella di oggi è la tua visita di controllo perché… Vediamo… Ah sì, perché auscultandoti, riscontrai un battito cardiaco leggermente accelerato”.
    
    “Ma, veramente avevo eseguito l’elettrocardiogramma…”
    
    “Spogliati – tagliò corto il medico, chiaramente infastidito da quell’intromissione non richiesta – fallo lentamente! Inizia dall’alto…” in quell’istante suonò il telefono interno: la segretaria lo informava che se ne stava andando e che i pazienti in attesa avevano ritirato gli esiti firmati. In poche parole, non c’era più nessuno. Alberto le assicurò che avrebbe chiuso tutto perfettamente e la congedò con un saluto cordiale. Emauele tirò un sospiro di sollievo dentro di sé: il ‘gioco’ poteva cominciare!
    
    “Sì, Signore” rispose finalmente, sfilandosi la maglietta. Il torace possente e muscoloso si mostrò in tutto il suo peloso splendore!
    
    “Fermati!” il sanitario prese a girargli intorno osservandolo, strofinandosi la mano sul mento. Emanuele non si poteva definire esattamente un fotomodello. Il suo viso presentava dei lineamenti un po' rudi, spigolosi. Da cattivo ragazzo, avrebbe detto qualcuno. Somigliava magari più al prototipo dell’ingegnere, anche se gli occhiali gli conferivano un’aria decisamente sexy. Al dottore parve che stesse ...
    ... ammiccando… Ignorò la sensazione e terminò l’ispezione; infine gli si avvicinò mostrandogli il gonfiore che si stava già delineando sul camice all'altezza della patta.
    
    “Sbottona!”
    
    Il ragazzo eseguì e le mani del medico lo condussero ad aprire la zip dei pantaloni chiari. Emanuele intravide gli slip bianchi su cui si era formata una macchia umida, creata dalle gocce di liquido prespermatico che, filamentose, stavano certamente colando da quella cappella che tanto smaniava di vedere ed assaporare e che progressivamente si stava risvegliando.
    
    Alberto gli afferrò saldamente la nuca e lo spinse ad abbassarsi in corrispondenza della cerniera lampo. Gli sollevò lo sguardo. Sorrise. Gli fece dondolare il capo, fermandolo a pochi millimetri dall’uccellone che si annidava lì dietro. Il giovane cacciò fuori la lingua, ma non riuscì ad assaggiare! L’unica concessione fu di annusare l’aroma di maschio che emanava, sempre mantenendosi a debita distanza.
    
    Lo fece alzare e lo spinse verso il lettino. La faccia del giovane era assolutamente tranquilla. Alberto ebbe tuttavia l'impressione che ci fosse qualcosa di beffardo nel suo sguardo. Di beffardo e complice al contempo.
    
    “Togliti i pantaloni!”
    
    Si levò le scarpe e, dopo essersi slacciato la cintura, sbottonò i jeans per calarseli lentamente insieme alle mutande:
    
    “Solo i pantaloni, ti ho detto!” le sue gambe si rivelarono in tutta la loro bellezza: pelose, robuste e sode. Un istintivo senso di pudore gl’impose di coprirsi.
    
    “Leva ...
«1234...8»