1. Saa, Irina e Mia - capitolo 8 - Collana il Dravor Vol. 3


    Data: 11/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    Dieci giorni dopo, nel tardo pomeriggio, Zev si presentò a Koss a cavallo di Irina. La puledra, che di suo era alta almeno un metro e novanta, nei suoi stivaletti raggiungeva tranquillamente i due metri di altezza. Era imponente. Aveva due cosce enormi, il doppio di quelle di una donna normale e due polpacci immensamente sviluppati che sembravano duri come il marmo. Il culo era largo e pieno, la schiena incredibilmente arcuata. A dispetto della sua incredibile potenza, la cavalla era longilinea e graziosa. In quell’incavo, sostenuto dalla sella fissata al sottopancia e che poggiava su quell’immenso culo, stava comodamente seduto Zev che sorrideva compiaciuto. La puledra non sembrava faticare dopo che Zev l’aveva fatta sgroppare per più di un’ora. Certo perdeva bava dalla bocca attraverso il morso che colava sul mento e da lì nell’incavo del seno, il suo corpo luccicava per il sudore e respirava affannosamente, ma questo era normale dopo uno sforzo prolungato. Il viso della cavalla era tirato, ma era bello. Zigomi alti, occhi grandi incorniciate da stupende ciglia, una bocca larga e carnosa. Le narici erano frementi alla ricerca di aria ed il monumentale seno ansava per il respiro affannoso.
    
    Zev aveva i piedi inseriti nelle staffe, che anch’esse pendevano da quella larga e robusta cintura, i suoi stivaletti portavano gli speroni. Il culo e la parte alta delle cosce della puledra li avevano sentiti di recente, ma erano ferite superficiali ed in via di guarigione.
    
    - Mio ...
    ... caro Rend – disse Zev ironicamente, - la cavalla è pronta ed è tutta tua, se vuoi montarla. Non aspetta altro. – Così dicendo Zev era sceso da cavallo e gliela stava offrendo. Intanto, tutto intorno si era raccolta un po’ di gente per assistere alla prima volta di Koss.
    
    Koss si guardò attorno, era un po’ ansioso e si sentiva osservato, rischiava di fare una figuraccia e si rammaricava di non aver dedicato più tempo alla sua puledra in quei giorni di addestramento, ora avrebbe saputo come montare a cavallo, ma aveva avuto altro da fare.
    
    Zev se la rideva. – Mio caro Rend non avrai paura di una ponygirl, Irina è perfettamente addestrata e si monta come una cavalla? -
    
    Koss decise di porre termine alla pantomima, inserì il piede nella staffa e montò. Una volta sopra si sentì più sicuro. – Non avete niente da fare – gridò – su ritornate al lavoro. – Poi serrando le cosce attorno ai fianchi della puledra e toccandola sulle natiche con i talloni l’indirizzò fuori dal campo. – Tornerò domani sera – disse al suo attendente, - mi spingerò lontano, fai proseguire l’addestramento ed avverti Saa che stanotte dormo fuori. -
    
    Koss si rese immediatamente conto che Irina rispondeva ai comandi come una normale puledra, ma decise di non forzare, la fece galoppare fuori dall’accampamento e poi la mise al passo dirigendosi verso nord, verso la cittadina di Koroba di cui Zev gli aveva parlato e che era la capitale di quella regione.
    
    Koss si godeva la passeggiata, un po’ andava al passo ...
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