1. In attesa di una radiografia


    Data: 05/06/2020, Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Ieri, 25 luglio 2011, ho appena parcheggiato l’auto. Mi sto avviando verso lo studio radiologico dove devo fare una radiografia. Per arrivarci bisogna percorrere una viuzza chiusa.
    
    Mi dico
    
    – che bella figa! E anche l’amica che è con lei non è assolutamente male.
    
    Mi colpisce di lei il tacco della scarpa molto alto ed il portamento sculettante. Mi attirano anche le gambe leggermente abbronzate. Ha una maglietta nera aperta sul davanti che fa vedere le mammelle sode ed il seno che le divide; il colore contrasta piacevolmente con la pelle. I pantaloni sono aderenti e neri, arrivano ad un centimetro dal ginocchio.
    
    Lei è bassa ma molto proporzionata; l’amica ha dei jeans che valorizzano ed espongono un culo un po’ largo ma interessante. Era da tempo che non vedevo una ragazza così proporzionata e bella.
    
    Vedo le due amiche arrivare sulla porta dello studio e suonare il campanello. Non risponde nessuno. Allungo la mano, abbasso la maniglia della serratura e la porta si apre. Rivolto a loro con voce suadente
    
    – Forse si apre così!
    
    – Chi lo poteva immaginare?
    
    – Nessuno, – rispondo ‘ io ho provato e mi è andata bene.
    
    – Però ora tocca prima a noi.
    
    – Certamente! Non voglio passare davanti solo per un’apertura di porta.
    
    Entriamo e attendiamo la chiamata che tarda parecchi minuti.
    
    Sento chiamare il mio nome e mi avvicino all’accettazione.
    
    – Ci sono prima io! Non vorrei che per un’apertura di porta perdessi il turno.
    
    – Non sono stato io a ...
    ... volere passare avanti; sono stato chiamato.
    
    Il viso gli si imbroncia un po’ e lei fa una smorfia di disappunto.
    
    Vengo chiamato per radiografia e mi trovo con una bella ragazza sui trent’anni nella sala.
    
    Ne esco e lei con l’amica è sempre li.
    
    – Non siete state chiamate? Avevate prenotato la visita?
    
    – Si avevamo fatto tutto ma abbiamo capito male ed ora ci ritroviamo ad aspettare tra un paziente e l’altro. Lei piuttosto quando ha prenotato?
    
    – Io ho prenotato venerdì scorso e non ho trovato difficoltà ad essere inserito nella lista di oggi.
    
    Lei accavalla le gambe mettendo la sinistra sulla destra.
    
    Belle gambe. Le fisso, hanno qualcosa di magnetico che mi attira. Lo sguardo finisce sempre li.
    
    Osservo le braccia sono nude e sulle spalle ha maglioncino corto di cotone bianco con la finitura delle maniche ricamata.
    
    Le labbra della bocca sono ricoperte da un rossetto non lucido di colore nocciola molto intonato con quello della pelle.
    
    Cerco un gioiello su di lei ma non lo vedo.
    
    Strano! Neanche un gioiello!
    
    Mi sembra strano che in una donna di 30 anni che si considera bella non ce sia uno. Si muove e controllo se porta orecchini. No, neanche quelli. Sono deluso ma allo stesso tempo affascinato dalla sua figura.
    
    Gli occhi scuri sono due spie che guardano intorno. I capelli neri tagliati fin sulle spalle e con una riga a dividerli sulla testa le danno un’aria di ragazza sicura di se.
    
    Noto anche una bella forma di naso, non grande e molto ben ...
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