Lazlo. Epilogo.
Data: 04/06/2020,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
C'è una figura femminile sul pontile, se è lei... inizio ad apprezzarla già da adesso per come si è vestita, gonna, calze grosse, scarponcini, un giaccone di lana grezza e sulla testa un fazzoletto e un solo zaino.
Mi avvicino.
-Ljuba?-
Ottengo solo uno sguardo prudente.
-Sono Lazlo, ti faccio passare il confine, mi manda tuo marito da Vienna.-
-Come sta?-
-Quando l'ho visto stava benissimo. Seguimi... parliamo dopo.-
Raggiungiamo la bicicletta, la faccio sedere a canna e appoggiamo lo zaino sul manubrio.
Non devo percorrere molta strada, poco oltre nascondo la bicicletta fra i canneti e proseguiamo a piedi.
-Ti cercano... ho dovuto cambiare programma, inizialmente volevo nasconderti nel sottofondo del furgone, ma non è sicuro, dovremmo passare via lago, di notte su una barca, ma... dobbiamo attendere la notte propizia, piovosa o meglio ancora temporalesca e intanto aspettare in un capanno...-
Mi segue senza parlare.
-Dovrai adattarti, potremo accendere il fuoco solo a notte fonda per via del fumo, mangiare quello che ho con me e nessuna possibilità di riservatezza.-
-Mai pensato che potesse essere una passeggiata.-
Il capanno di Petr è dissimulato fra il canneto sotto un salice bianco di palude, minuscolo, forse un due per due e offre davvero poco riparo, ma questo è.
Ci sediamo a terra, accendiamo una sigaretta, sarà presto notte. Una notte serena e fredda.
-Ljuba, dovremo trovare il modo di passare il tempo.-
-Immagino ...
... Lazlo... e pensi che potremo discutere di fissione dell'atomo o hai qualcosa d'altro da proporre? Giochiamo a carte?-
-Penso a roba pratica che ci permetta di sopravvivere, potremo scopare, Ljuba...-
Sbotta in una risata quasi isterica.
-Ecco! Mi mancava solo incontrare un uomo come te! Un esponente della teoria del ritorno veloce alla preistoria, l'uomo di Neanderthal redivivo, magari se non ci sto.... mi violenti?-
-Sarebbe una idea... ma preferirei collaborazione.-
-Sognatela! A proposito... abbiamo un luogo di decenza? Mi scappa.-
-No... ci si deve arrangiare, ci si allontana un attimo e la si fa, ma se hai paura di perderti ti accompagno!-
-Ah... bravo! Non ti smentire mai... eh?-
Più tardi accendo il fuoco e l'atmosfera si sgela dopo che tiro fuori la bottiglia di slivowitz. Mangiamo carne riscaldata. Fumiamo, con la notte l'aria diventa velocemente fredda e umida.
-Ljuba... farà freddo e per riscaldarci dovremo star vicini, stesi assieme su quel pagliericcio.-
-Piuttosto dormo qui all'aperto!-
Ma poco dopo entra e si adagia accanto a me, abbiamo una coperta che ci copre, la tira a se, si gira dandomi la schiena.
Mi addormento, mi sveglia un rombo di motore, è la motobarca di pattuglia, esco e vedo lo sciabolare della luce del faro montato a bordo, lo sento andare e venire, me la trovo a fianco.
Sussurra...
-Cos'è?-
-Una delle motobarche delle guardie, non smettono un attimo, ecco... vedi perché dobbiamo aspettare una notte di ...