1. Una gita molto particolare


    Data: 24/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PattyeFranco, Fonte: Annunci69

    Galeotta sempre la Liguria, io e mio marito eravamo andati a Menton per una settimana di vacanza, ci eravamo presi una settimana per scaricarci da un periodo molto sfibrante di lavoro.
    
    Il primo giorno, facciamo il giro per salutare un po’ di amici vari, era quasi una consuetudine.
    
    Passiamo anche a salutare Fabio, che in quel periodo si era appena lasciato dalla moglie, era parecchio giù, e aveva sempre piacere ad incontrarci.
    
    Mentre parlavamo del più e del meno, se ne uscì dicendoci, che c’era una gita a Saint Tropez, e che sarebbe stata l’ideale per me e mio marito per passare un paio di giorni, in assoluta serenità, viaggio in pullman, due pernottamenti, cena all’arrivo e visite a piacere,
    
    L’idea non era male, ma eravamo ancora in tempo per iscriverci?
    
    Fabio ci assicurò che c’erano ancora alcuni posti liberi.
    
    Ci pensammo un attimo, poi si decise di andare, ma a patto che sarebbe venuto anche Fabio, ne aveva bisogno anche lui. Non voleva, ma riuscimmo a convincerlo, quindi chiamò l’organizzatore e gli confermò tre posti. Subito un piccolo problema, non c’erano camere singole disponibili, ma una matrimoniale con un terzo letto, Fabio non voleva più venire per non essere di troppo, ma mio marito insistette, che non c’erano problemi. Alla fine accettò, e il giorno dopo si partì, era un venerdì mattina. La partenza da Ventimiglia, andammo tutti e tre a sederci in fondo al pullman, c’erano parecchi posti liberi dietro, cosi avremmo potuto parlare tranquilli ...
    ... delle nostre cose senza il problema di qualcuno ci stesse ad ascoltare.
    
    Il viaggio fu su strada normale, cosi da poterci godere anche i bei paesaggi.
    
    Si approfittò anche per parlare dei bei tempi, tra noi c’era anche parecchio affetto, la nostra amicizia era molto stretta, si arrivò pure a parlare dei problemi che lo avevano portato a lasciarsi con la moglie.
    
    Come mio solito, pur nella tristezza cercai di portarlo a scherzare e a non pensarci, quindi non riuscii a farne a meno di abbracciarlo per confortarlo. Mio marito che in queste situazioni non era molto di parole, se ne andò a sedersi vicino all’autista dove c’era ancora un posto libero, così da parlare d’altro.
    
    Riuscii in qualche a risollevarlo, la prima tappa fu al Massiccio dell’Esterel, tutti scendemmo, per sgranchirci le gambe e per vedere la maestosa bellezza della natura.
    
    Una volta risaliti sul pullman andammo a rimetterci ognuno al proprio posto, mio marito rimase seduto davanti, io e Fabio dietro. Ridendo e scherzando tornammo come ai vecchi tempi, affiatamento, sintonia e complicità, bastava un’occhiata tornammo per capirci.
    
    E a me cominciarono a tornare alla mente certe nostre avventure, non che erano passati troppi anni, ma erano ricordi veramente piacevoli.
    
    Mi ritrovai in uno stato di eccitazione tale che non riuscii a farne a meno di provocarlo, avendo un vestitino a mini di quelli con la parte di gonna a campana, bastava accavallare le gambe per far scivolare la gonna e mettere in mostra ...
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