1. La collega d'ufficio (7)


    Data: 27/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Re Artù, Fonte: EroticiRacconti

    LA COLLEGA D'UFFICIO (7)
    
    L'appartamento era all'ultimo piano di una palazzina rimodernata e rispecchiava in pieno il carattere della sua abitante: un bel salone con un divano in pelle bianca, quadri moderni alle pareti, tavolo di cristallo sedie di design, cucina ultramoderna in vista e porta in cristallo che divideva dalla zona notte: appena entrata Silvana si tolse le scarpe, del resto il pavimento era ricoperto di tappeti, si sfilò la maglietta, che gettò su una seggiola e si diresse verso la zona notte:”Mentre mi faccio una doccia, serviti pure qualcosa dal mobile bar, farò il prima possibile.” Mi versai due dita di grappa e mi sedetti sul divano, guardandomi intorno e prendendo dei libri che erano impilati sul basso tavolino anch'esso di cristallo: erano per lo più libri gialli o di avventure, ma, quasi nascosto in fondo insieme alla trilogia delle varie “sfumature” e ad Histoire di O c'era anche “La dolce arte del bondage giapponese “: insomma la ragazza si era documentata sul tema sottomissione: il solo fatto che lei leggesse quei libri me lo fece rizzare. Passarono dieci minuti e Silvana tornò avvolta in un accappatoio rosso ed i capelli raccolti in una specie di turbante di spugna, anch'esso rosso. Mentre si avvicinava l'accappatoio faceva intravedere le gambe lunghe e muscolose:” Versi lo stesso per me?” indicando il mio bicchiere, glielo porsi e poi mi accomodai vicino a lei:” Spero che tu non abbia fame, mi disse, io, del resto, ho già ingurgitato un ...
    ... mucchio di proteine....” e scoppiò a ridere come se bere quasi mezzo litro di sperma fosse la cosa più naturale del mondo. Colsi la palla al balzo:” Scusami, Silvana, proprio di questo ti vorrei parlare. Questa storia mi sta stufando, in principio provavo gusto a vederti sottomessa, tu, così altezzosa e con la puzza sotto il naso , in balia mia o di giovinastri alle prime armi, e poi dopo averti vista ai piedi del direttore...... Ma ora basta, del resto come hai ben visto, non ho partecipato agli ultimi “party”, qui c'è il filmato con il pompino al direttore, e posai sul tavolino una chiavetta, dal mio telefonino l'ho già cancellato, sei libera, forse non mi perdonerai, ma purtroppo la situazione mi ha preso la mano, ed adesso ognuno per la sua strada. Comunque debbo dire che sei bellissima, e beato chi ti ha avuto e ti potrà avere in futuro. Ciao.” E mi alzai facendo l'atto di andarmene. Mi prese la mano e mi costrinse a risedermi e senza lasciarmela, anzi carezzandola: “Ti debbo ringraziare, invece, perché mi hai fatto scoprire un lato di me che mi era completamente sconosciuto; quando mi definisci bellissima, mi fai piacere, ma proprio questa “bellezza” mi costringe a stare sulle mie, a dare un'idea di altezzosità inavvicinabile, per difendermi: ma poi quando sono inerme davanti a qualsiasi uomo o donna che mi “usa”, provo un piacere profondo che mi prende dalla bocca dello stomaco e si irradia per tutto il corpo; anche adesso che ne sto semplicemente parlando con te mi sto ...
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