1. Gusti particolari


    Data: 25/05/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... inedite, per di più per me proibite.
    
    Paola scansò con estrema dovizia il mio perizoma bianco e insinuò due dita dentro la mia foltissima nera fica, giacché all’epoca io ce l’avevo ricoperta da una spessa e lunga striscia, muovendomela in maniera accurata, avida e fremente. Piccolo appunto, questo ovviamente &egrave il mio pensiero: ancora oggi non disdegno d’avere la fica molto pelosa, in quanto &egrave una componente che mi &egrave sempre piaciuta possedere fin da ragazza, perché là di sotto, secondo me, deve rimanere in tal modo, a protezione e a riparo in un certo senso di quel frutto sugoso da scoprire. Il mio respiro frattanto diventava sempre più affannato, perché io stavo godendo, godendo compiutamente e profondamente come mai prima d’allora era accaduto. In un secondo lei mi svestì completamente lasciandomi supina sul letto mentre il suo vestitino scivolava per terra, il suo corpo abbronzato e la sua pelle vellutata tornavano sopra di me. A un tratto iniziò a leccarmi turbinosamente, la sua lingua cercava il mio piacere e le mie grandi labbra risposero bagnandole tutto il viso. Ambedue ci confondemmo in un corpo unico donandoci un piacere ...
    ... reciproco senza precedenti, a tal punto abbandonai rinunciando totalmente a tutti i miei pudori, alle mie perenni inibizioni e alle mie pregresse insicurezze, in tal modo affondai il mio viso tra le sue gambe e sentii intenso il suo sapore. Lei era inzuppata all’inverosimile, eccitata e ansimava, perché i suoi lunghi e melodiosi gemiti erano come musica per le mie orecchie.
    
    Io l’osservavo sbigottita e alquanto animata per quello che le stavo procurando, mi piaceva avvicinarmi piano ai suoi glutei, con le dita le stuzzicavo l’ano e lei s’eccitava da morire, quando subito dopo averla toccata leccavo istantaneamente le mie dita che avevano il suo intimo sapore. Lei volle guardarmi mentre mi masturbavo, volle essere bendata e penetrata con un vibratore, volle legarmi a una sedia nuda con le gambe larghe per sfregarsi su di me, sicché mi girò di schiena e volle penetrare il mio ano con il vibratore mosso da lei a suo completo e pieno piacimento, alternativamente con delicatezza e con violenza, ma al tempo stesso con finezza e con prepotenza.
    
    Dolore, piacere e sofferenza, ancora e a conti fatti, nuovamente e soltanto godimento e piacere.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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