1. Desiderio esaudito


    Data: 21/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: max herrscher, Fonte: EroticiRacconti

    ... alla sala delle punizioni dove accesa la luce Susanna poté vedere l’arredamento e l’attrezzatura per le punizioni, ebbe un sussulto al basso ventre.
    
    Il suo istinto e la sua voglia andarono oltre le considerazioni morali, Yvana la fece sedere su una sedia munita di un grosso fallo, fece in modo che il fallo la penetrasse nella vagina ben lubrificata dall’eccitazione della donna.
    
    Le tolse le manette e le serrò il polsi sui braccioli della poltrona dove delle polsiere erano predisposte.
    
    Poi le disse: “adesso mia cara riceverai una punizione esemplare perché sei una gran troia e ce lo dimostrerai, e poi mi supplicherai di prenderti come mia schiava”.
    
    Susanna era in silenzio non osava parlare, Yvana aveva in mano un gatto a nove code, quello di pelle morbida, non avrebbe ferito la carne della donna ma alla lunga le avrebbe arrossato la pelle ben bene.
    
    Le sferzò il primo colpo sulle tette piene e sode che tremolarono sotto la sferza, dopo alcuni colpi Susanna cominciò a muoversi sul fallo che la teneva impalata, e allora vedendo questo Yvana diede uno sguardo d’intesa alle sue altre schiave che osservavano la scena.
    
    Susanna cercava di godere andando su e giù su quel fallo mentre la domina la frustava, ma quando Yvana si avvide che l’orgasmo le stava arrivando si fermò aiutata dalle altre due la slegò e la fece alzare dal fallo.
    
    Susanna stava impazzendo aveva così voglia di godere che ...
    ... implorò che la lasciassero finire.
    
    Allora la misero in ginocchio, sua figlia e Patrizia le tenevano le braccia sollevate all’indietro costringendola a tenersi piegata verso terra e le natiche protese.
    
    Yvana le chiese cosa desiderava e se lo chiedeva bene forse l’avrebbe fatta godere.
    
    Susanna sconfitta rispose: “signora desidero godere sto impazzendo, non ce la faccio più, sarò la sua schiava farò qualunque cosa ma non mi lasci così abbia pietà di me”.
    
    Susanna era stata sconfitta dal suo desiderio, qualsiasi cosa le avessero fatto o chiunque avrebbe potuto ottenere tutto da lei con un po’ di dolce violenza era una donna che aveva bisogno di godere nel dolore, come Patrizia e sua figlia.
    
    Yvana era totalmente soddisfatta, aveva tre schiave per il suo piacere il suo piccolo harem e avrebbe potuto andare al club ad esibirle.
    
    Quella sera Susanna telefonò al marito dicendogli che lei e Sabina di prendevano una vacanza con la Signora Yvana.
    
    Mentre parlava con il marito era nuda in ginocchio con un fallo di lattice infilato nel sedere, e poi passò la cornetta alla figlia per salutare il papà.
    
    Infatti partirono il giorno dopo per una vacanza in una villa in Sardegna dove una socia del club sado-maso in cui Yvana aveva comperato la sua attrezzatura l’aveva invitata, e avrebbe fatto sensazione lei neo-padrona arrivare con tre schiave e totalmente domate come una vera sovrana con la sua corte. 
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