1. Sesso cieco


    Data: 21/05/2020, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    ... terza. Avrei dovuto chiederglielo ma già la nostra conversazione era virata verso altri argomenti. Dopo aver riattaccato mi dissi che, in fondo, sarebbe stata comunque una novità, il problema era se volevo farlo veramente, accettandone tutte le implicazioni.
    
    Devo dire che stetti sulle spine fino al venerdì, un minuto sicura e il successivo incerta. Poi, proprio quel mattino, presi il coraggio a due mani. La sera lo chiamai e sentii rispondermi una voce femminile.
    
    - Ciao, sono Giusi, la moglie di Maurizio…non vedo l’ora di incontrarti -
    
    Esitai un attimo per la sorpresa, adesso sapevo che il numero tre era lei. Presi un bel respiro e poi dissi quello che voleva:
    
    - Ho deciso… ci sto. –
    
    - Bene, sei libera domani sera? –
    
    Così presto? Pensavo che avrei avuto più tempo per metabolizzare, poi mi dissi che era meglio così, avrei avuto meno tempo per ripensarci.
    
    - Sì –
    
    Mi diede le indicazioni per raggiungere casa loro e poi mi passò lui che mi disse di arrivare da loro, parcheggiare in giardino, indossare una benda e attendere che lui venisse a prendermi.
    
    Quasi non dormii quella notte pensando all’indomani, solo a tarda notte, stanchissima, mi assopii lieta di non lavorare il sabato. Mi alzai tardissimo mangiando appena qualcosa a pranzo e dedicai il pomeriggio a prepararmi. Ceretta, ritocchi, la scelta di una lingerie sexy, un corto tubino nero che adoravo. Quando salii in auto per partire il mio cuore era a mille.
    
    Non ebbi difficoltà a arrivare da loro, ...
    ... era poco dopo l’uscita dell’autostrada, una villetta periferica ben riconoscibile tra le altre. Feci come aveva detto Maurizio: arrivai, spensi l’auto, cercai di vedere se qualcuno era alle finestre e poi, prendendo un bel respiro, mi misi una benda di quelle che si usa per dormire in aereo e attesi.
    
    Dopo un minuto sentii aprire una porta, dei passi sul cemento verso di me, la mia portiera si aprì e udii la sua voce.
    
    - Sei bellissima Melania, molto meglio che in chat. –
    
    Il complimento mi fece molto piacere. Mi lasciai guidare scendendo dall’auto e poi nei pochi passi verso la casa. Quasi inciampai nel primo dei due gradini della veranda e poi il cambio di sonorità dell’ambiente mi fece capire che ero dentro. Restai immobile, timorosa di inciampare o fare qualcosa di non dovuto.
    
    - Benvenuta Melania, sei veramente bella così –
    
    La voce di Giusi mi arrivò da davanti, l’attimo dopo due labbra morbide si posarono sulle mie per salutarmi. Stavo per tirare fuori la lingua ma già si era allontanata, prendendomi per un braccio e tirandomi.
    
    - Vieni di qua. –
    
    Sentii chiudere la porta alle mie spalle, i passi di Maurizio che ci raggiunse prendendomi per l’altro braccio. Come un automa li seguii per qualche metro, poi mi fecero fermare. Contro lo stinco sentii del morbido, probabilmente un divano.
    
    - Sei splendida così, che bel vestito e… che bella lingerie. –
    
    Era ancora Giusi. Dalle sue parole compresi che erano sue le mani che mi avevano tirato giù le bretelline ...