1. Frammenti di Chiara


    Data: 23/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: mr_ragexxx, Fonte: RaccontiMilu

    ... io, ormai completamente fuori di me, continuavo a masturbarmi urlando a mia volta, ricevevo i suoi assalti strillando come se mi stesse ammazzando, sentivo il piacere avvicinarsi sempre di più, sempre di più, fino a che ho cominciato a godere sul serio e sono venuta urlando.
    
    “Sì… òhsì… òhsì… vengo! …brutto bastardo, vengo… inculami mentre vengo… oohhddìo sì… inculami mentre vengo, bastardo…!” ho strillato come una posseduta, mentre l’orgasmo mi scuoteva dalla testa ai piedi. Era come se non fossi io a parlare, ma una caricatura distorta di me stessa.
    
    Nicola continuava a incularmi con forza, tenendomi per i capelli, grugnendo e sbuffando, mentre continuavo a strillargli oscenità e ad insultarlo, stravolta da un orgasmo che mi sembrava infinito.
    
    “Scopami, bastardo… òhddìomio, scopami nel culo, stronzo… era quello che volevi, vero? …oohh! inculami e fammi godere, bastardo… oohhdìo… oohh… mi hai sfondata, stronzo… ohh… ohddìo… ooohddìo… quanto sei stronzo, ti odio… mi hai fatta godere, bastardo, mi hai sfondata…!”
    
    Nicola ha lanciato a sua volta un urlo feroce e mi ha ringhiato in un orecchio, come se stesse soffrendo:
    
    “…vengo nel tuo culo, bambina…” e l’ho sentito esplodere nelle mie viscere, ruggendo. In quel momento ho sentito di appartenere a lui; ero completamente in suo potere, meravigliosamente abusata ed annichilita.
    
    “…vieni… vienimi dentro… vieni…” l’ho supplicato sottovoce, mentre le lacrime mi sgorgavano dagli occhi serrati, la bocca distorta e il ...
    ... viso stravolto, persa nel vortice di dolore e piacere che mi straziava.
    
    Ha continuato a scoparmi mentre le gambe mi cedevano e siamo finiti a terra, io a quattro zampe e lui dietro di me che, ancora conficcato nel mio culo, sospirando spruzzava gli ultimi spasmi di piacere nel mio intestino.
    
    Sono crollata a terra, distesa a faccia in giù con le braccia e le gambe aperte. Nicola era sopra di me, mi pesava sulla schiena. Con il suo cazzo ancora dentro, lui si muoveva ancora, sempre più lentamente, sembrava godersi un supplemento di piacere continuando a far scorrere la verga ancora dura nel mio povero sedere sfondato. Lo sentivo dolorante e aperto, allargato, provato ed esausto proprio come me.
    
    Finalmente Nicola lo ha tirato fuori ed &egrave rotolato su un fianco, restando sdraiato sul pavimento di fianco a me, dal lato verso cui era rivolto il mio viso. Lo ha visto rigato di lacrime, ha osservato la mia espressione provata, ma non se ne &egrave dato pena. Ha sorriso, ha sospirato ed ha detto:
    
    “Gesùcristo che cavalcata, bambina…!”
    
    Ha allungato una mano e mi ha accarezzato il sedere, tastandomi e dandomi qualche schiaffetto leggero su una chiappa. Poi ha allungato il collo per gettare uno sguardo in quella voragine gorgogliante aria e sborra che era il mio culo in quel momento, ed ha ridacchiato beffardo.
    
    “Porca troia, bambina… mi sa che ti ho fatto il culo nero…!”
    
    Avrei voluto che la terra si aprisse sotto di me, inghiottendomi. Sarei voluta sprofondare e ...