1. Il capodanno di Fabrizia


    Data: 14/05/2020, Categorie: Erotici Racconti Autore: durex, Fonte: RaccontiMilu

    Il capodanno del 2009 lo avrebbero trascorso in famiglia.
    
    Erano anni che Fabrizia e Peppe passavano l’ultimo dell’anno lontani dalla città e, soprattutto, con i propri amici.
    
    Quell’anno avevano deciso di trascorrerlo con il calore dell’ambiente familiare.
    
    Sarebbero andati a casa dei genitori di Peppe (Giovanni e Maria) e con loro ci sarebbero stati il fratello di Peppe (Luciano) con la moglie (Lilly) e la sorella di Fabrizia (Rosanna) con il marito (Vito).
    
    Era il 31 e stavano pranzando; Peppe si rivolse alla moglie dicendole che gli sarebbe piaciuto se quella sera avesse indossato un vestito particolare che lui stesso aveva comprato qualche anno prima.
    
    Il vestito era nero, molto corto e nella parte posteriore non arrivava a coprire completamente il fondo schiena.
    
    Fabrizia sorrise ed accettò a condizione di indossare i collant.
    
    Peppe le disse che proprio quello era eccitante, il fatto che si vedesse nitidamente la balza delle autoreggenti. Con i collant il vestito avrebbe perso la sua caratteristica sensuale.
    
    Fabrizia ci pensò su e rispose che sarebbe dovuta stare attenta a come muoversi, ma il marito la tranquillizzò dicendole che tanto erano in famiglia e nessuno avrebbe fatto caso al suo abbigliamento.
    
    Fabrizia terminò il discorso dicendo che a quel punto avrebbe indossato anche il reggicalze.
    
    Peppe sorrise convinto che la moglie alla fine non l’avrebbe fatto.
    
    Nel primo pomeriggio Peppe uscì da casa.
    
    Verso le sei chiamò Fabrizia ...
    ... dicendole di prepararsi per le sette perché sarebbe passato a pren-derla. Fabrizia iniziò a prepararsi e dopo la doccia andò nella sua stanza. Aprì l’armadio; prese dal cassetto un paio di calze autoreggenti ed il reggicalze nero e dalla gruccia il vestito che il marito le aveva chiesto di indossare. Prese le calze e se le infilò. Prese il reggicalze, lo guardò e sorrise; lo allacciò alla vita. Prese le estremità e le assicurò alla balza delle calze autoreggenti. Si girò verso il letto; prese anche il vestito nero. Prima di indossarlo lo osservò: era davvero corto. Lo infilò da sotto e già mettendolo addosso si accorse che avrebbe coperto ben poco. Pensò per un attimo di indossare slip e reggiseno, ma cacciò via l’idea: voleva essere trasgressiva; magari il marito si sarebbe accorto di lei. Era un po’ di tempo che ormai la trascurava. Sistemò l’abito. Le spalle erano scoperte e temette di sentire freddo; prese una maglia e la guardò: poteva fare al caso. Era trasparente sulle maniche e della stessa tonalità di nero. La infilò: era perfetta.
    
    Cambiò stanza e prese le scarpe; avevano il tacco a spillo alto dodici cm e le calzò.
    
    Andò davanti allo specchio. Cercò di guardare la figura intera: il vestito, nella parte posteriore, non copriva niente. Le chiappe erano in bella mostra e se si fosse piegata avrebbe scoperto ogni centimetro delle proprie intimità. Pensò che forse sarebbe stato meglio indossare almeno gli slip, ma poi decise per la scelta più audace. Quella sera li avrebbe ...
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