1. Balda e poderosa traccia


    Data: 22/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ veramente con grande dedizione ed enorme entusiasmo, che al presente mi muovo spostandomi adorabilmente per le stanze della mia nuova casa alla periferia di Vercelli. La nuova dimora &egrave immersa nel verde, tutta rivestita di sassi con gl’interni accoglienti però a tratti alquanto agresti e rustici, poiché &egrave con un grande fervore e con un indiscusso slancio che ci vivo, essendo diventata effettivamente autonoma e libera con i miei tre gatti che scorrazzano là di fuori e con un bel pappagallo nel salotto che mi sostiene spalleggiandomi con tutta la sua adorabile compagnia.
    
    E’ una sera di fine aprile, per l’occasione piovosa e a tratti serena, in quanto la mia pelle viene scossa da irriconoscibili brividi, questi ultimi infatti notevolmente apprezzati e graditi alla vista accorta, astuta e oculata di Piero. Lui &egrave alto, giovane e atletico con gli occhi chiari e con le sopracciglia delicate, i capelli a spazzola, le labbra da bambino e quelle mani di velluto abbinate a un sorriso conturbante, ma al tempo stesso distensivo e rasserenante che ti cattura. Piero &egrave il geometra e anche l’imprenditore della mia nuova casa, dal momento che &egrave arrivato con la sua jeep color verde scuro tutta coperta di fanghiglia. E’ giunto per consegnarmi il progetto con gli ultimi ritocchi che avevamo stabilito assieme, e mentre srotolava sotto i miei occhi allegri il foglio avvolto in un tubo di plastica rossa, proprio in quel momento io mi sono sciolta annullandomi ...
    ... irrevocabilmente. Io sentivo distintamente la sua voce lontana e mentre in seguito pacatamente lui spiegava i suoi piani, bonariamente io mi soffermavo in quel momento su quel particolare aspetto aggraziato e attraente delle sue sostanziose labbra, giacché volli in seguito volutamente imbrattarmi sporcandomi della loro totale sensualità incombente.
    
    In quella circostanza io allontanai le mani dal suo progetto e gliele collocai volontariamente sul mio seno, mentre rimasi a guardarlo squadrandolo in completo silenzio. In quell’istante, invero, la sua aria assorta e disorientata mi diede l’appropriata e la perfetta carica, tuttavia lui non impiegò molto per comprendere e per considerare mettendo in ultimo in moto le mie capricciose, fantasiose e libidinose intenzioni. Fu sennonché un estremo atto di godimento, un cospicuo e un azzeccato movimento personale e insolito di pura ebbrezza, un’esaltazione, un innalzamento totale dei sensi sul cofano della sua jeep, in quanto ci ritrovammo catapultati insieme in una marea e in un visibilio indiscreto e insistente di passione, giacché il suo sesso di fuoco era diventato compatto e resistente come il ferro battuto, carnoso, grosso, sincero e soprattutto indiscutibilmente e indubbiamente esperto.
    
    Lui era dentro di me, visto che in quel potere di spinte burrascose e d’urti piuttosto convulsi io mi lasciavo interamente e placidamente innaffiare da quella rugiada della sera, in conclusione facendomi cospargere completamente dal suo sperma ...
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