1. L'olandesina


    Data: 21/12/2017, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    Tanita, la segretaria della scuola, ha organizzato un’escursione a Greenwich, all’osservatorio, al primo meridiano del mondo. Mi sono svegliata un po’ presto ma in realtà ieri, dopo che Ludo se ne era andato, ho fatto solo un giretto, cenato e sono andata a letto presto.
    
    Alla proposta di Tanita abbiamo detto sì solo io e un’altra ragazza, tanto che la stessa Tanita ci ha chiesto se volevamo rinunciare. Le ho risposto che per me andava bene lo stesso, tanto non ho nulla di speciale da fare. Evidentemente le ha detto di sì anche l’altra, perché la mattina ci ritroviamo tutte e tre alle otto e mezza alla stazione vicino London Bridge. Nemmeno venti minuti dopo siamo arrivate.
    
    L’altra ragazza è olandese, si chiama Debbie, è più grande di me. Avrà, direi, venticinque anni. Simpatica, rilassata. Obiettivamente un gran figa. Lo dico e potrei fare un complimento a me stessa, oltre che a lei. E’ alta più o meno come me, anche se è difficile dire, perché ha gli stivaletti con un po’ di tacco e io le Stan Smith, ma secondo me siamo lì. Bionda come me, un paio di gambe forse anche più belle delle mie e un viso che definire carino significa offenderla. Anche per lei si può dire che il seno non sia il suo punto forte, ma a occhio direi che sta messa un po’ meglio. Il sedere, sinceramente non saprei, anche se da questo punto di vista le altre con me possono solo pareggiare. Potrebbero scambiarci per sorelle, sicuramente abbiamo più elementi in comune che io e Martina, che è un ...
    ... tipo di strafiga completamente diverso. Abbiamo persino gli stessi shorts di jeans. La sua borsetta a tracolla e il mio zainetto renderebbero subito chiaro a tutti chi è la maggiore e chi la minore.
    
    Tanita invece è in leggings, come al solito strizzata in una canottiera troppo stretta per lei, dalla quale le tette sembrano volere esplodere da un momento all’altro (per la verità anche il sedere, fasciato da quei panta-cosi, sembra avere le stesse intenzioni). Entrambe hanno l’aria di portarsi appresso la sorellina o cuginetta adolescente da coccolare, per come mi trattano. Non so proprio perché ispiri loro tanta benevolenza, ma sia chiaro che non mi oppongo.
    
    Ora, a me se c’è una cosa che sta sul cazzo è fare lunghe passeggiate nei parchi. Al massimo ci vado a correre, come ho fatto a Hyde Park questi giorni. Ma devo ammettere che il parco di Greenwich è di una bellezza abbagliante. Ed è un bene, visto che la visita all’osservatorio è stata un po’ deludente. Tra l’altro è una magnifica giornata, anche bella calda, che giustifica l’azzardo del mio toppino rosso senza spalline, davvero micro. L’olandesina consola Tanita, un po’ dispiaciuta che la visita non sia stata poi tanto di nostro gradimento. Ma davvero, le dico, chissenefrega, si sta così bene qui. Indico il verde tutto intorno, in realtà mi riferisco anche alla compagnia.
    
    Naturalmente Debbie l’avevo già notata a scuola, non notarla è impossibile, ma non mi era mai capitato di parlarci. Così su due piedi direi che ...
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