1. Due colleghe straniere in una diabolica notte fiorentina


    Data: 17/09/2017, Categorie: Etero Autore: devilinmissjones, Fonte: RaccontiMilu

    ... s’incendiò immediatamente con Cristina. Le leccai avidamente i seni e le ascelle mentre lei mi cercava avidamente il cazzo sotto i pantaloni frettolosamente rimessi.
    
    Ci spostammo freneticamente in camera. Il suo corpo nudo riluceva nella notte fiorentina. Mi slinguò lungamente e appassionatamente il cazzo e i coglioni mentre le titillavo il clitoride. Mi spostai per cercare un preservativo.
    
    ‘Scopami cosi, ti prego, ne ho una gran voglia’. La infilai in un colpo solo da davanti, mentre lei si aggrappava a me con le gambe. Sentivo il cazzo scivolare magnificamente, mentre la sua sbroda mi bagnava il pube. ‘Aahh, così, dammelo così’. La penetravo lentamente e dolcemente, per poi affondare sempre più dentro, mentre Cristina era scossa da brividi di godimento. Passavo la lingua sul suo orecchio, mantenendo lo stesso ritmo della penetrazione. Cristina si toccava il seno e i capezzoli da vera porca. Avrei voluto venire lì, inondare le sue belle tette di quarantenne.
    
    ‘No, vienimi dentro ti prego.’ Non mi feci pregare e le presi saldamente il culo in mano prima di inondarle la fica con uno, due, tre, quattro fiotti. Cristina si aggrappò alla mia schiena, graffiandomi con le unghie, e dovetti metterle una mano sulla bocca per evitare che il suo urlo di godimento svegliasse tutto il vicinato. ‘Non toglierlo, aspetta’. Mi ...
    ... trattenne finché l’ultima goccia di sborra non le fu colata dentro la vagina. Non paga, mi prese la mano e se la mise sulla fica perché le stimolassi il clitoride per un ulteriore orgasmo.
    
    Una breve pausa per bere e poi Cristina riprese possesso del mio cazzo ancora umido di sperma e degli umori della sua fica, se lo infilò in bocca e prese a spompinarmi finché il cazzo divenne tanto turgido da debordarle di bocca. Per fortuna che con Alina non ero venuto.
    
    Mi appoggia sul suo fianco e presi a stuzzicarle il buco del culo.
    
    ‘Lo sai che sono vergine lì? Magari un giorno mi aiuterai a fare questa esperienza.’
    
    In effetti aveva un culo strettissimo, praticamente impossibile anche infilarci un dito.
    
    La misi a quattro zampe e la infilai in fica allora, sempre pronta e bagnata, quella.
    
    ‘Sì, dai, fottimi così’
    
    Muoveva il culo con l’agilità di una ventenne. Io le leccavo il collo e la tiravo per i capelli mentre infilavo quella fica madida di umori. Presi anche a sculacciarla sul culo. I suoi movimenti si accelerarono . ‘Ahhh’. Vengo’godo’.’
    
    Ormai conoscevo i suoi gusti e la tenni ferma per le spalle mentre le sborravo di nuovo in fica.
    
    ‘Senti quanto schizzo’quanto m piace scoparti”
    
    Cristina mi ripulì bene il cazzo, ma non era ancora sazia’di sicuro non avrei dimenticato facilmente quella notte (continua) 
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