1. Martina


    Data: 26/09/2017, Categorie: Sensazioni Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu

    ... letto dato al viandante, istantaneamente mi rigenerai sentì come d’incanto sparire la malinconia la tristezza, la voglia di esserle accanto, di parlarle di assaporare ogni sua risata, mi pervase, nella sua voce traspariva la gioia dei bimbi, la felicita di una giovane donna con ancora tanto da ricevere e ancor di più da offrire la voglia di averla accanto superava di gran lunga i km. che ci separavano.
    
    Parlammo per circa un oretta ogni cosa che lei raccontava era motivo di ulteriore approfondimento non tanto per l’importanza dell’argomento quanto per il prolungamento della conversazione, la vicinanza virtuale creata da un’apparecchiatura elettronica ci dava la sensazione di essere a casa l’uno accanto all’altro di provare emozioni e sentimenti reciproci, avrei voluto stringerla, abbracciarla, baciarla, sentivo nell’aria un profumo creato dalla mia fantasia, che mi ricordava tanto la prima volta che c’incontrammo all’uscita del Liceo Giovanni Pascoli, scambiandola per un’alunna la rimproverai per l’uscita anticipata, non sapendo che invece era la supplente dell’insegnante di educazione fisica, il profumo assunse maggior intensità con una fragranza di limone, e questo mi portò in un tempo più recente quando visitammo la Sicilia Agrigento, Cefalù, Catania, per poi finire in una sperduta località chiamata Isola delle Femmine nostra alcova, e scrigno di ricordi dolcissimi, la sequenza di attimi meravigliosi continuò per un tempo troppo breve per ricordare i momenti stupendi ...
    ... vissuti con lei, finché, grazie ai potenti mezzi Telecom cadde la linea.
    
    Rimasi pensieroso accanto al telefono erano le cinque del pomeriggio, fuori era già buio, avrei voluto prolungare il nostro dialogo, pensai di richiamarla ma non lo feci non volevo che lei sentisse questo mio vuoto, era la prima volta che Martina si allontanava da casa senza me, ed era giusto che io non mi comportassi egoisticamente nei suoi riguardi, amare non voleva dire prevaricare la libertà di una persona, ma capi in quel momento quanto l’amassi , la voglia di esclusività che stava emergendo era dovuta da molti fattori, il desiderio del suo corpo, la bellezza, la sua arguzia, la pacata calma, ma soprattutto la sua immensa vitalità, tutto questo mi faceva sentire , piccolo piccolo bisognoso della sua presenza.
    
    La mattina seguente mi alzai di buon ora, la neve scendeva fitta, sfarfallando, nell’aria volteggiava in un balletto innaturale fluttuando come guidata da una mano nascosta, per poi depositarsi sul manto stradale sui tetti e sopra le auto in sosta i rumori erano soffusi e tutto aveva un’aria di mistero, il mio taxi era in ritardo il borsone da viaggio era pronto avevo deciso, volevo vederla, volevo stare con lei…….., il colore giallo del taxi apparve all’improvviso si fermo davanti a casa ne scese il conducente ed apri la portiera, mi venne incontro e disse: ‘brutta giornata dottore’ lo guardai e con un sorriso risposi: ‘forse per lei giovanotto mi creda sicuramente non certo per me’ e sali ...