1. Il nettare della vita


    Data: 21/12/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ‘E’ ancora presto, visto che ci attenderà una vita’ – terminava così in modo assennato il primo incontro. Il luogo in cui il tuo piacere &egrave immediatamente esploso senza irragionevolmente poter né erompere, dal momento che lo abbiamo appena lasciato alle nostre spalle, perché lì davanti a noi ci sono un tavolino e due sedie, muti e silenziosi spettatori della tua evidente e innegabile personale goduria vissuta. Appena ci siamo allontanati il tuo volto si &egrave radicalmente trasformato, scoppiando tangibilmente in una risata, in uno di quei sorrisi che mi mandano all’altro mondo e mi fanno ritornare indietro per la loro genuinità, per la gioia con cui manifestano rivelando il tuo piacere.
    
    E’ sempre uno spettacolo nuovo assistere e partecipare a una tale manifestazione di gioia, sempre diverso, inedito, superiore dell’ultima volta. In conclusione entriamo in macchina, faccio appena in tempo a voltarmi dalla tua parte, che una furia scatenata e assetata di passione si scaglia contro due labbra fameliche e una lingua avvolgente s’avviluppano al mio volto, alla mia bocca, ne forzano l’ingresso, si precipitano a esplorare in un turbinio la consistenza della mia lingua, sopraffatta inizialmente da tale aggressione, contraccambiata però rapidamente. Le tue mani m’afferrano per il collo, scendono a percorrere smaniose il torace sopra la camicia, ne slacciano velocemente i bottoni, solcano con i palmi aperti il mio petto, artigliando i capezzoli e proseguendo poi sino ...
    ... all’ombelico. L’ostacolo della cintura non ti ferma, ti fa eccitare ancora di più e per intensificare il piacere rallenti immediatamente.
    
    Ti stacchi da me, mi fissi con lo sguardo infuocato, il petto che ansima per la furia, le mani che lentamente sfibbiano la cintura, aprono i bottoni uno per uno, allargano i lembi, carezzano l’evidente gonfiore sottostante agli slip che ormai si vedono. Ti fermi, togli le mani, le riponi in grembo, t’allontani, poggi la schiena allo sportello chiuso rivolta verso di me e mi fissi con uno sguardo sornione e attendi che t’inumidisca le labbra con la lingua, perché il petto sembra voglia scoppiare, uscire dalla giacca e dal reggiseno che intravedo accattivante. Io m’avvicino lentamente, agguanto le tue mani, mentre il mio volto, le mie labbra e il mio respiro descrivono il tuo profilo, passando attorno al tuo naso facendoti ridere improvvisamente:
    
    ‘Toccami adesso’ – &egrave il comando imperioso, che la mia gola pronuncia con un tono che non ammette repliche.
    
    Io accompagno le tue mani fintamente ritrose verso il nascosto gonfiore, che tu appena giunta afferri improvvisamente con un senso di possesso, abbassi gli slip e tiri fuori il sospirato oggetto dei tuoi desideri, poi t’abbassi lentamente e assumi una posizione più comoda, quasi in ginocchio sul sedile, mentre il tuo volto s’avvicina aspirando l’odore maschio che ti giunge e ti fa eccitare ancora di più: le tue labbra sono sempre più vicine al mio membro marmoreo. Le labbra lo toccano, lo ...
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