1. Sentieri di perdizione: - alta infedeltà - capitolo 6


    Data: 17/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Archi_mede26, Fonte: Annunci69

    Prendo la pillola, scemo e scoppiò a ridere. Una bella risata limpida e coinvolgente. L’aveva sempre avuta.
    
    Mi rincuorai. Eravamo sdraiati insieme sul letto, la guardai.
    
    Lei si voltò verso di me, mi diede un bacio rapido sulle labbra e si sedette a cavalcioni su di me.
    
    Così non mi scappi. Dobbiamo parlare. Mi disse.
    
    Mi domandò se sarei dovuto rientrare al lavoro, alla mia risposta affermativa mi intimò di chiamare e di trovare una scusa per il pomeriggio.
    
    Lo feci.
    
    Che situazione. Io nudo sul letto col pisello ormai moscio e sopra di me la migliore amica della mia ragazza, Sara, completamente nuda e con lo sperma che lentamente le usciva dalla passera e si depositava sul mio basso ventre.
    
    Mi chiese con tono fermo e lo sguardo serio: cosa ti è saltato in mente ? Cosa dirà Giulia quando lo saprà ?
    
    Silenzio.
    
    Non dirò nulla alla Michi invece, stai tranquillo. Mi sono divertita alla fine…
    
    Le raccontai della voglia che mi era venuta recentemente di scoparmi Giulia ma senza sapere come fare a causa della sua amicizia con la Michi.
    
    Le confessai dello stratagemma utilizzato e dei nostri incontri di cui lei era già a conoscenza dato che Giulia le aveva confidato il tutto.
    
    Dopo alcuni secondi di silenzio si mise a ridere in modo composto.
    
    Finalmente espresse il suo pensiero:
    
    Pensavo fossi un coglione, sempre a pensare a robe noiose, sempre serio e maturo… invece anche tu sei un porco in fondo.
    
    Sorrise ancora, si stese su di me con il ...
    ... busto e mi baciò ancora tenendomi per i polsi. Avevo i suoi capelli biondi sulla faccia.
    
    Stavolta il bacio fu intenso, passionale. La sua lingua mi era penetrata dentro avvolgendo la mia.
    
    Attimi interminabili in cui il mio pene iniziava a sussultare di nuovo.
    
    Si scostò da me rimettendosi eretta.
    
    Con la mano andò a cercare il mio pene: guarda guarda chi si sta risvegliando.
    
    Iniziò lentamente a segarmelo.
    
    Mi stavo eccitando nuovamente. Ormai era di nuovo duro.
    
    Con una mossa felina arretrò col bacino alzando leggermente una coscia e se lo guidò all’interno.
    
    Entrò come una lama nel burro.
    
    Era rovente.
    
    Alzai la mia schiena ponendomi in posizione seduta, lei incrociò le gambe dietro la mia schiena e ricominciammo a scopare. Lenti. Sincronizzati.
    
    La lasciai fare per alcuni minuti mentre con le mani esploravo il suo corpo e con la bocca le baciavo i seni.
    
    Arrivai a toccarle il sedere, ad aprirle le natiche con forza e decisione ogni volta che i nostri sessi spingevano l’uno verso l’altro.
    
    I respiri affannati erano l’unica colonna sonora di accompagnamento allo sfregare dei nostri corpi.
    
    La ribaltai sul letto, improvvisamente.
    
    Rimase sorpresa ma mi lasciò fare.
    
    Le bloccai le mani mentre col bacino mi facevo spazio tra le sue cosce. Cercai la sua lingua con la mia.
    
    Mollai le mani per prenderle la testa e continuare a baciarla.
    
    Lei mi prese per le natiche accompagnando le mie spinte con maggiore vigore, come in un rituale di ...
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