1. Al mare


    Data: 19/12/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: Ambra, Fonte: RaccontiMilu

    &egrave primo pomeriggio. La spiaggia &egrave piena e fa un gran caldo. Ho proseguito per un po’ la lettura di un libro, resa impossibile dal vocio della gente. Infilo gli auricolari e mi sposto alle pendici della roccia alle mie spalle, tra poco arriverà l’ombra e finalmente un po’ di fresco.
    
    Mi guardo attorno e vedo molte coppie. Alcune sdolcinate, altre gelide al punto che non hanno niente da dirsi, altre infuocate.
    
    Sì, infuocate. &egrave proprio una di queste ad attirare la mia attenzione. Il modo in cui lui la stringe a sé, il modo in cui la bacia, il modo in cui i loro corpi si cercano.
    
    La loro tensione sessuale mi sembra palpabile.
    
    Scendono verso il mare, per entrare in acqua. Poco dopo lei si avvinghia al corpo di lui. Sorridono, lui &egrave di spalle mentre lei gli &egrave di fronte, posso notare la malizia nei suoi occhi.
    
    Guardo loro e sento il bisogno di tutte queste sensazioni.
    
    Mi manchi.
    
    Quante volte, dopo le provocazioni sotto l’ombrellone, siamo corsi in acqua per sbollire quell’eccitazione che ci prendeva. Appena lontani dagli altri bagnanti mi strusciavo su di te, tu mi spostavi il tessuto del costume per palparmi i seni, per stringermi i capezzoli induriti dall’acqua fredda; o per andare a toccarmi lì, tra le cosce. E anziché calmarci, uscivamo ancora più carichi di voglia.
    
    Mi torna in mente l’ultima volta che siamo stati al mare insieme, poco prima che tu partissi per lavoro’
    
    La brezza leggera mi sfiora. La coppia &egrave uscita ...
    ... dall’acqua. Lui la fa sedere tra le sue gambe e comincia a spalmarle la crema sulle spalle. Il fondoschiena di lei, aderisce al suo inguine e quindi al suo membro. Lo immagino pronto. Penso a quanto lei possa averlo provocato in mare, a quanto possa sentire il suo rigonfiamento sulla schiena e a quanto possa bagnarsi per questo.
    
    Quanto vorrei ora la tua lingua a leccarmi gli umori che sento sgorgare.
    
    Assopita ed estraniata dal ricordo di quella goduria, non mi sono accorta che i due si sono spostati quasi di fianco a me, anche loro in cerca di un po’ d’ombra.
    
    Sdraiati, il loro unico contatto fisico adesso &egrave dato dalle loro gambe che si incrociano, quelle di lui intrappolano quelle di lei, una sull’altra. Mi piace immaginare che questa sia una pausa, un momento di pace prima della tempesta dei loro corpi e delle loro menti.
    
    Il lieve venticello non &egrave più sufficiente a rinfrescarmi. Sento il mio sesso pulsare dopo tutti questi pensieri, &egrave insopportabile stare qui in mezzo alla gente e non poter far nulla.
    
    Entro in mare, l’acqua fresca mi dà i brividi. Il tessuto del costume mette in risalto i capezzoli, già puntuti dall’eccitazione.
    
    Mi allontano dalla riva, al largo. Mi sembra di avere tutto il mondo alle spalle. Vorrei averti dietro di me, vorrei essere presa qui lontana da tutti.
    
    Scosto il costume e finalmente mi tocco. L’acqua lava via gli umori che continuano a sgorgare copiosi dalla mia fica, la pelle &egrave tutta sensibile. Due dita ...
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